
Paolo Butturini

Stefano Rodotà
ROMA – L’informazione è un bene pubblico a rischio nel nostro Paese. La vicenda “P4”, col suo portato di trame affaristiche e paramassoniche, non è che l’ultimo colpo alla credibilità di un sistema stressato da stati di crisi senza progetti, dai molteplici conflitti di interesse, da un mercato asfittico e strozzato dai monopoli, dall’assalto di imprenditori improvvisati e senza strategie o con obiettivi inconfessabili, penalizzato dal tragico ritardo sull’innovazione e dalla mancanza di ricerca e investimenti su nuovi prodotti, flagellato, infine, dall’invadenza della politica.
Non è cosa che riguardi soltanto la Rai, che pure è centrale nel tema del riassetto radiotelevisivo, è un problema che interessa l’intera editoria e che coinvolge anche altri poteri di controllo come la Magistratura.
Di fronte a questo vanno mobilitati tutti i soggetti istituzionali, i sindacati, le associazioni e i cittadini a sostegno di una pluralità di proposte. Non è più tempo di piccole correzioni o soluzioni transitorie. L’Associazione Stampa Romana, guidata dal segretario Paolo Butturini, ha, perciò, chiamato a raccolta vari soggetti, direttamente o indirettamente interessati, per formulare un “pacchetto riformatore” in grado di contrastare il declino industriale e la deriva antidemocratica che minaccia il diritto dei cittadini a essere correttamente informati.
Domani, martedì 5 luglio, alle ore 11, nella sala della Federazione Nazionale della Stampa (Corso Vittorio Emanuele II, 349), oltre a Butturini, parteciperanno all’incontro: Franco Siddi (segretario generale, Fnsi), Roberto Natale (presidente Fnsi), Luca Palamara (presidente Associazione Nazionale Magistrati), Lirio Abbate (giornalista de L’Espresso), Giovanni Centrella (segretario generale Ugl), Claudio Di Berardino (segretario Cgil Lazio), Fulvio Fammoni (Comitato per la Libertà di Informazione), Alberto Manzini (segretario Slc Lazio), Luigi Scardaone (segretario Uil Lazio), Bruno Tucci (presidente Ordine dei Giornalisti del Lazio), Carlo Verna (segretario Usigrai), Paolo Terrinoni (segretario generale Fistel-Cisl). Conclude i lavori Stefano Rodotà.