ROMA – E’ stato pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale il bando di gara per l’assegnazione dei diritti d’uso relativi alle frequenze in banda 800, 1800, 2000, 2600. Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro i prossimi trenta giorni.
Le aziende che, sulla base di quanto previsto dal bando, saranno ammesse alla gara avranno ulteriori 30 giorni di tempo per presentare le offerte economiche. Tra la fine di agosto e i primi giorni di settembre avrà luogo la seduta pubblica per l’apertura delle offerte e, a seguire, lo svolgimento dell’asta.
Con l’attivazione della procedura di gara l’Italia sarà tra le prime nazioni europee ad assegnare le suddette frequenze all’industria della telefonia mobile, aprendo di fatto la strada all’era del 4G e riaffermando il primato italiano nel panorama mondiale di questo settore.
Nella giornata di domani, dal portale del ministero dello Sviluppo economico, sarà scaricabile il testo del disciplinare. La pubblicazione fa seguito alla riunione del Comitato dei ministri dello scorso 14 giugno.
Le aziende che, sulla base di quanto previsto dal bando, saranno ammesse alla gara avranno ulteriori 30 giorni di tempo per presentare le offerte economiche. Tra la fine di agosto e i primi giorni di settembre avrà luogo la seduta pubblica per l’apertura delle offerte e, a seguire, lo svolgimento dell’asta.
Con l’attivazione della procedura di gara l’Italia sarà tra le prime nazioni europee ad assegnare le suddette frequenze all’industria della telefonia mobile, aprendo di fatto la strada all’era del 4G e riaffermando il primato italiano nel panorama mondiale di questo settore.
Nella giornata di domani, dal portale del ministero dello Sviluppo economico, sarà scaricabile il testo del disciplinare. La pubblicazione fa seguito alla riunione del Comitato dei ministri dello scorso 14 giugno.
La base d’asta per i 24 lotti delle frequenze 4G è poco più di 3,1 miliardi di euro. E’ quanto emerge dal bando di gara per l’assegnazione dei diritti d’uso relativi alle frequenze in banda 800, 1800, 2000 e 2600, che arrivano dal ministero della Difesa e dal passaggio al digitale terrestre, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di oggi.
Per ogni tipologia di lotto (6 per la banda 800 MHz Fdd; 3 per la banda 1.800 MHz Fdd, uno per la banda 2000 MHz Tdd, 12 per la banda 2600 Mhz Fdd, e due per la banda 2600 MHz Tdd) – precisa il bando – si procede alla formulazione della graduatoria delle offerte valide, e al rinvio a una fase di miglioramenti competitivi.
“L’aggiudicazione dei blocchi – si legge ancora nel bando – può avvenire anche in presenza di un unico offerente”. I diritti d’uso delle frequenze in asta hanno durata fino al 31 dicembre del 2029, sono rinnovabili e non possono essere ceduti a terzi senza previa autorizzazione da parte del ministero dello Sviluppo, si legge ancora nel bando di gara, che elenca anche una serie di procedure per la partecipazione, e precisa quali sono i soggetti che possono o non possono partecipare alla gara.
Per ogni tipologia di lotto (6 per la banda 800 MHz Fdd; 3 per la banda 1.800 MHz Fdd, uno per la banda 2000 MHz Tdd, 12 per la banda 2600 Mhz Fdd, e due per la banda 2600 MHz Tdd) – precisa il bando – si procede alla formulazione della graduatoria delle offerte valide, e al rinvio a una fase di miglioramenti competitivi.
“L’aggiudicazione dei blocchi – si legge ancora nel bando – può avvenire anche in presenza di un unico offerente”. I diritti d’uso delle frequenze in asta hanno durata fino al 31 dicembre del 2029, sono rinnovabili e non possono essere ceduti a terzi senza previa autorizzazione da parte del ministero dello Sviluppo, si legge ancora nel bando di gara, che elenca anche una serie di procedure per la partecipazione, e precisa quali sono i soggetti che possono o non possono partecipare alla gara.