L’azienda chiede al Cdr i contratti di solidarietà per arginare i 47 milioni di passivo del bilancio 2010

Il Sole 24 Ore: stato di crisi per 470 giornalisti

ROMA – Il Sole 24 Ore ha chiesto ai rappresentanti sindacali dei 470 giornalisti del gruppo editoriale di applicare i contratti di solidarietà, con taglio del lavoro e dello stipendio, per un periodo di tempo ancora da definire. Lo hanno riferito due diverse fonti a conoscenza del dossier.
“Al Cdr l’azienda ha chiesto di procedere all’apertura di uno stato di crisi con la richiesta di contratti di solidarietà per i giornalisti”, ha detto la prima fonte.
La seconda fonte, oltre a confermare le richieste presentate ai sindacati dall’azienda, ha detto che “non ci sarà un criterio unico di applicazione dei contratti di solidarietà. La percentuale di riduzione dell’orario e dello stipendio sarà in funzione dell’andamento delle diverse aree aziendali: peggiore l’andamento più alta la percentale dei tagli. Per il quotidiano si ipotizza il 15% e per Radiocor (l’agenzia stampa del gruppo) intorno al 10%”, ha detto la fonte.
Il quotidiano, come tutto il settore editoriale, esce da un biennio di forte crisi e ha già realizzato un piano di prepensionamenti per i giornalisti.
Nel 2010 il bilancio è stato chiuso con una perdita di 47 milioni imputata da molti osservatori, oltre alla crisi, anche al tentativo, non riuscito, di rinnovare il quotidiano: la maggior perdita nei ricavi è avvenuta nelle vendite più che nella pubblicità.
Nel primo trimestre del 2011 pur con una riduzione dei ricavi, 118 milioni anziché i 123,2 del primo trimestre del 2010, il gruppo ha registrato un Ebitda di 3,6 milioni contro 0,5 milioni dell’anno precedente. La perdita netta dei primi 90 giorni dell’anno è stata di 3,9 milioni in calo dai 6,5 dello stesso periodo dell’anno precedente.
L’azienda non ha voluto commentare le indiscrezioni. I contratti di solidarietà possono essere concessi per un periodo di tempo tra i 12 e i 24 mesi rinnovabili per altri 24 mesi.

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