CITTA’ DEL MESSICO – Il giornalista Miguel Angel Lopez, esperto in temi sul narcotraffico, è stato ucciso insieme alla moglie, Agustina Solano, e al figlio, Misael nella sua abitazione a Veracruz.
Lo hanno reso noto le autorità locali, precisando che i tre sono stati uccisi da un gruppo di uomini armati che sono entrati nella casa del cronista.
Lopez, precisano i media locali, lavorava nel giornale Notiver, uno dei periodici più importanti della città, specializzato in tematiche sulla lotta ai narcos e al crimine organizzato.
Secondo gli ultimi dati resi noti dalla Commissione per i diritti umani del Messico, dal 2000 a oggi sono stati uccisi nel Paese 68 giornalisti, mentre i cronisti scomparsi sono 13.
Il Messico è, d’altra parte, considerato il Paese più pericoloso del continente americano per i giornalisti, e il terzo al mondo, dopo il Pakistan e l’Iraq, secondo diverse agenzie e organismi impegnati nella difesa dei diritti umani.
L’uccisione di Lopez è stata condannata dalle autorità locali, che hanno chiesto ai giudici di indagare a fondo, e quanto prima, sul triplice omicidio.
Miguel Angel Lopez indagava sul narcotraffico a Città del Messico per il giornale Notiver