ROMA – E’ morto, stamani, il giornalista Lamberto Sechi, storico direttore di Panorama. Aveva 89 anni. Nato a Parma il 16 maggio 1922, ha cominciato a scrivere sui periodici locali della sua Emilia (Architrave e Il Giornale dell’Emilia), per poi assumere la direzione della Settimana Incom e, nel 1957, il femminile Arianna, da lui stesso fondato. Giornalista professionista dal 23 gennaio 1958, nel 1965 approdò alla direzione di Panorama, al posto di Nates Salvalaggio. Per la rivista Mondadori, a qual tempo mensile, ha coniato lo slogan a cui, ancora oggi, ogni buon giornalista cerca di attenersi: “i fatti separati dalle opinioni”. Un giornale, il “suo” Panorama, ispirato all’americano “Time”, per formato, ritmo e immediatezza nel trattare le notizie e soprattutto riferirle senza alcun timore reverenziale nei confronti dei potenti di turno. Il tutto elegantemente condito da gossip e nudi di donna. Grande maestro di giornalismo era ritenuto il “padre” dei moderni settimanali d’informazione, grazie ad una vera e propria “rivoluzione” nel modo di fare informazione.
Lasciato Panorama nel 1979, Sechi è stato in seguito direttore di quotidiani come “La Nuova Venezia” e di altri settimanali come “L’Europeo”, oltre che direttore editoriale dei periodici Rizzoli. Tra i suoi “allievi”, Giulio Anselmi, Corrado Augias, Claudio Rinaldi, Carlo Rossella, Angelo Maria Perrino, Barbara Palombelli, Carlo Rognoni, Giampiero Mughini, Fiamma Nirenstein, Claudio Sabelli Fioretti.
Storico direttore di Panorama, aveva coniato lo slogan per la pubblicazione “i fatti separati dalle opinioni”