Per il Collegio milanese vale la “leale collaborazione” tra la difesa del premier e la presidenza del Tribunale

Processo Mediaset, “no” dei giudici a sospendere la prescrizione

MILANO – I giudici della prima sezione penale del tribunale di Milano, davanti ai quali si sta svolgendo il processo Mediaset che vede tra gli imputati Silvio Berlusconi, ha respinto la richiesta avanzata dal pm Fabio De Pasquale, di sospendere la prescrizione motivando tale decisione con il “principio di leale collaborazione” tra i difensori del premier e il tribunale di Milano, che nei mesi scorsi hanno raggiunto un “accordo di massima” con la presidenza del tribunale per quanto riguarda la possibilità di celebrare le udienze a carico del presidente del Consiglio.
Nella scorsa udienza del processo sulle presunte irregolarità nella compravendita dei diritti tv da parte di Mediaset, che si è tenuta lo scorso 11 aprile, infatti, il pm aveva chiesto la sospensione dei termini di prescrizione per l’intervallo di due mesi fino all’udienza di oggi.
In questi due mesi, dunque, non si sono potute celebrare altre udienze del processo Mediaset.
Il presidente del collegio, Edoardo D’Avossa, ha “bocciato” la richiesta del pm, spiegando, tra l’altro, che dalla difesa di Berlusconi non sono state avanzate istanze di legittimo impedimento, uniche istanze che avrebbero potuto portare a una decisione sul “congelamento” della prescrizione da parte di giudici.
Il collegio, dunque, ha fatto riferimento a quella “leale collaborazione” tra la difesa del premier e la presidenza del tribunale, che ha permesso di celebrare i quattro procedimenti milanesi a carico di Berlusconi, solitamente di lunedì, senza istanze di legittimo impedimento da parte della difesa.
Prossima udienza, dunque, fissata al 6 luglio.

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