La decisione del sindaco di Bologna finirà per penalizzare chi non ha rimborsi spese e auto aziendali

Niente pass ai giornalisti? A pagare saranno i precari

Palazzo d’Accursio in piazza Maggiore, a Bologna

BOLOGNA – “L’annuncio del sindaco di Bologna, Virginio Merola, di voler togliere il pass giornalisti che attualmente concede l’accesso gratuito al centro in auto e moto e il parcheggio gratuito e riservato nell’area di palazzo d’Accursio, andrà a danneggiare primariamente i giornalisti collaboratori, precari e freelance che non godono di rimborsi taxi o autobus e men che meno dell’auto aziendale”. Lo sostiene, con una nota, il coordinamento Free Ccp, dei giornalisti precari dell’Emilia-Romagna.
“I colleghi – si legge nella nota – che sono la maggioranza degli operatori dell’informazione bolognese, rischiano di trovarsi con una ulteriore spesa dovendo pagare parcheggio e il pass giornaliero di accesso al centro di cinque euro per il costo di produzione del lavoro.
Si tratta di una nuova gabella occulta che andrebbe a gravare su redditi che non superano spesso i settemila euro annui, e che porrebbe la necessità dicambiare modalità di organizzazione del lavoro in un mondo,quello dei collaboratori, dove se pagati «a pezzo», si è costretti a seguire e scrivere di più eventi nel corso della giornata, visto che ogni «pezzo» viene anche pagato due euro lordi”.
“Consapevoli però – precisa il Free Ccp – del fatto che, come accade in tutte le categorie, anche fra i giornalisti possano essersi registrati abusi nell’utilizzo dei pass per il centro, siamo disponibili a un ripensamento dei criteri di concessione dei permessi.
Confidiamo di trovare la massima collaborazione da parte del Comune, che non può dimostrarsi insensibile alla questione posta, visto che incrocia le condizioni reddituali e senza tutele dei giornalisti precari al più complesso tema della libertà di informazione costituzionalmente garantita al dovere per un ente pubblico di condurre attività il più trasparenti possibili e verificabili – tramite la stampa – dai cittadini”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *