Società in liquidazione e licenziamento di tutto il personale senza alcun preavviso

Già finita l’avventura del Corriere Pontino

LATINA – La redazione del quotidiano “Corriere Pontino” ha ricevuto, ieri mattina, la comunicazione verbale che la società editrice Corriere pontino srl, che fa riferimento al gruppo editoriale della famiglia Sciscione, sta per essere posta in liquidazione con conseguente licenziamento di tutto il personale e cessazione dell’uscita in edicola con effetto immediato e senza alcun preavviso. Una decisione che ha colto di sorpresa tutti coloro che in questi primi sette mesi di vita del giornale si sono spesi con professionalità per la riuscita del progetto editoriale. La redazione stigmatizza “l’inqualificabile e assurdo comportamento della società editrice, privo di qualsiasi rispetto nei confronti dei giornalisti e del personale impiegato e annuncia l’avvio di una battaglia legale senza sconti in difesa dei posti di lavoro e dei propri diritti”.
Dunque, fine delle pubblicazioni e società in liquidazione. E’ durata 7 mesi l’avventura del Corriere Pontino, il nuovo quotidiano della provincia di Latina legato al gruppo televisivo di Lazio Tv e alla famiglia Sciscione.
Un “giocattolo” dal quale si sarebbero sottratti, com’è stato spiegato ai giornalisti nel corso di un’assemblea, alcuni soci finanziatori, “lasciando le casse vuote e costringendo a chiudere, con il contestuale licenziamento dei colleghi”.
Vano, per adesso, il tentativo di arrivare a una soluzione ponte in attesa dell’accordo prospettato con una nuova società.
“Non si può giocare sulla pelle dei colleghi – afferma Giovanni Del Giaccio, fiduciario di Stampa Romana a Latina – molti dei quali, purtroppo, senza un contratto giornalistico vero e proprio ma con formule che adesso valuteremo caso per caso. D’intesa con la segreteria di Stampa Romana, l’ufficio legale e quello sindacale, chiederemo di revocare i provvedimenti annunciati per trovare una soluzione che possa tutelare chi ha lavorato in questi mesi. Colleghi che hanno creduto in un progetto che si è rivelato illusorio e ai quali va tutta la nostra solidarietà”.
Il Sindacato Cronisti Romani e l’Unione Nazionale Cronisti sono a fianco dei colleghi del Corriere e  pronti a intervenire secondo le necessità e le richieste.

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