ROMA – Dopo gli appelli, le parole di commozione e solidarietà dalle forze politiche e dai colleghi giornalisti per Syed Saleem Shahzad, trovato morto oggi in Pakistan. Condoglianze alla famiglia di Shahzad partono dal ministro della Difesa e coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa.
“La mia voce – dichiara La Russa – si unisce alla mobilitazione internazionale in difesa della libertà di espressione e della tutela del diritto di fornire informazioni e notizie, diritto che non può essere coartato in nessun modo e, men che meno, con i metodi barbari, incivili e violenti che nel caso specifico hanno causato la morte del giornalista.
Rinnovo alla famiglia di Syed Saleem Shahzad le mie condoglianze – sostiene ancora La Russa – e estendo al direttore Giuseppe Marra e a tutta l’Adnkronos la mia vicinanza e la mia solidarietà”.
“Piangiamo sgomenti la morte di Syed Saleem Shahzad, collega e soprattutto giornalista serio e rigoroso, prima che coraggioso”, dice all’Adnkronos il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi. “Non credo che nessuno – continua Siddi – pensi di fare questa professione per essere un eroe. E credo che neanche Shahzad lo pensasse, ma lui è un eroe suo malgrado”.
“Fino a poche ore fa – afferma ancora Siddi che aveva lanciato un appello per la liberazione di Shahzad, scomparso da domenica sera – pensavamo di essere riusciti a mettere in moto una rete di voci e di azioni da parte delle autorità a livello internazionale per salvargli la vita, e dare ulteriore forza alle voci della informazione che non si piega alle logiche del terrore”. Ora “siamo davvero sgomenti”, ripete.
Uno “shock”, una “vera tragedia” per Ali Imran, coordinatore per il Pakistan della Safma, South Asia Free Media Association, che così commenta, scosso della notizia, all’AdnKronos l’uccisione di Shahzad.
Prima ancora si erano moltiplicati gli appelli con la speranza di una veloce risoluzione del caso. Il leader di Sel, Nichi Vendola, augurandosi di avere notizie al più presto, aveva spiegato che “i giornalisti sono in prima linea nel mondo per la ricerca della verità, ed hanno già pagato un prezzo alto, specie nell’ultimo anno”.
Per la deputata del Pdl e presidente del Comitato Schengen, Margherita Boniver, “occorre impegnarsi senza lasciare nulla di intentato perché Syed Saleem Shahzad possa tornare al più presto a svolgere il suo lavoro. La situazione in Pakistan come arcinoto è molto complessa e pericolosissima”.
All’appello di Siddi si era unito anche Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti: “La libertà di stampa è uno dei pilastri della democrazia, ovunque nel mondo”.
Piangiamo sgomenti la morte di un giornalista molto noto anche in Italia per le sue collaborazioni con Aki – Adn Kronos e con La Stampa per la profondità del suo lavoro volto a dare luce a fatti e misfatti che tormentano da decenni l’area afgo-pachistana.
La notizia del ritrovamento del corpo sfregiato, giunta poco dopo rinnovati appelli da tutto il mondo dei media, e anche della Fnsi e della Federazione Internazionale dei Giornalisti (Ifj), è terribile.
Syed Saalem Shahzad è l’ennesima vittima del terrore, colpito solo perché impegnato a testimoniare una professione al servizio dei cittadini e non a questo o a quel committente, a questo o a quel mandante; un giornalismo etico e responsabile, che in quella tormentata area asiatica, faticosamente, cerca di accompagnare e favorire la costruzione di processi di democrazia.
La Fnsi, con la Ifj, non si arrende a questa spirale di violenza e rilancia ancora una volta l’istanza perché le autorità internazionali considerino un crimine contro l’umanità l’assassinio di un giornalista. Insieme con la Ifj crescerà l’impegno comune perché non ci sia impunità sull’orribile morte di Syed Saalem Shahzad e perché una indagine indipendente, verificata a livello internazionale faccia piena luce sulla sua drammatica fine.
Ai familiari, ai colleghi delle due testate italiane che lo hanno avuto più vicino nel lavoro, ai tanti colleghi di tutto il mondo che lo hanno conosciuto e che di Syed Saalem Shahzad dicono un gran bene, il cordoglio dei giornalisti della Federazione Nazionale della Stampa Italiana e la più sentita solidarietà”.