Se n’è andato stanotte a 82 anni. Creò il telegiornale delle 13.30, Televideo e Saxa Rubra

E’ morto Biagio Agnes, storico direttore Rai

Biagio Agnes

ROMA – E’ morto nella notte all’età di 82 anni Biagio Agnes, storico direttore generale della Rai. Nato a Serino (Avellino), Agnes esordisce come giornalista nel Corriere dell’Irpinia ed entra inRai nel 1958.
Nel 1960 crea il telegiornale delle 13.30 con i giornalisti in video.
Nel 1977 diventa direttore per l’informazione radiofonica e televisiva regionale, negli anni successivi cura la sperimentazione della terza rete e a fine 1979 è il primo direttore della Testata per l’informazione regionale, di cui, fino al 1987, il Tg 3 era un inserto.
Nello stesso anno lancia insieme a Luciano Lombardi D’Aquino il celebre magazine medico televisivo “Check-up”, trasmesso su Rai Uno. Sotto la sua direzione viene istituito il centro televisivo di Saxa Rubra.
Con Agnes direttore generale della Rai, vengono avviati nuovi servizi, come Televideo, e sperimentate nuove tecnologie quali le trasmissioni via satellite e l’alta definizione. Andato via dalla Rai, nel ’90 diventa presidente della Stet, la holding delle telecomunicazioni e nel ’97 presidente di Telemontecarlo.
Nel 1987 Agnes viene nominato Cavaliere del Lavoro e nel 2006 è direttore della Scuola di Giornalismo dell’Università di Salerno, corso biennale post laurea riconosciuto dall’Ordine dei Giornalisti.
“Un servizio pubblico – ricorda la Federazione Nazionale della Stampa – che punta ai grandi ascolti senza dimenticare la qualità; che sa intrattenere senza scadere nella volgarità; che pratica il pluralismo senza dividere il Paese; che di fronte alla concorrenza privata non si intimorisce e non va al traino, ma combattecon coraggio cercando di rimanere fedele ai suoi valori e alla sua diversità.
E’ stata questala Rai di Biagio Agnes, Direttore Generale negli anni in cui il monopolio lasciava finalmente spazio alla competizione. Più tardi il servizio pubblico avrebbe via via smarrito, per moltiaspetti, la consapevolezza di sé. Ma la lezione del giornalista Biagio Agnes ha un’attualità che anche oggi va sottolineata con rispetto e gratitudine. Così come resta d’esempio la passione con la quale ha voluto dedicarsi, negli ultimi anni di vita, alla formazione dei giovani giornalisti”.

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