Riconoscimento dell’Unione degli editori turchi ad Ahmet Sik ed all’editore Bedri Adanir

Erdogan: premiato il reporter in carcere

Ahmet Sik

ROMA – L’unione degli editori turchi ha assegnato il Premio per la libertà di espressione e di pensiero 2011 al giornalista Ahmet Sik, accusato di essere coinvolto nel complotto golpista di Ergenekon, e all’editore di libri in curdo Bedri Adanir, entrambi attualmente in carcere.
Ahmet Sik è stato arrestato a fine febbraio con l’accusa di fare parte dell’organizzazione Ergenekon che avrebbe oridto un tentativo di colpo di stato contro il governo islamico-moderato guidato da Recep Tayyip Erdogan. Un libro di Sik sui legami tra le autorità e la potente confraternita islamica guidata da Fetullah Gulen è stato sequstrato dallpolziia prima della sua pubblicazione.
Adanir, giornalista ed editore, è in carcere di massima sicurezza a Diyarbakir da un anno e mezzo in attesa del suo processo, che è stato rinviato al 26 luglio. E’ accusato di terrorsimo per aver pubblicato un libro in curdo.
“La nostra situazione è peggio che prima del golpe del 1980 – ha spiegato a Hurriyet, Metin Celal, presidente dell’associazione degli editori – in questo momento ci sono 67 fra scrittori, giornalisti ed editori in prigione in attesa di processo senza un solo capo d’imputazione”.
“Se attribuiamo ancora questo premio – ha dichiarato il giornalista Ertugul Maviolgu che ha ritirato il premio al posto di Sik – significa che non c’è libertà di espressione in questo Paese. La Turchia vuole diventare una grande potenza nella regione, ma ha rilevanza a livello globale solo grazie alla situazione economica.
Vorremmo che potesse diventare un Paese esemplare anche per quanto riguarda i diritti umani e la giustizia”. “Mio fratello non ha ucciso una persona, ha solo pubblicato un libro. Perchè tanta paura per un libro? E’ sotto processo con accuse di terrorismo”, ha detto la sorella di Adanir, Kadriye.

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