Sabato a Genova la manifestazione promossa, da quattro anni, dall’Unione Nazionale Cronisti Italiani

4ª Giornata della Memoria dei cronisti uccisi

Walter Tobagi

GENOVA – L’Unci celebrerà il prossimo 28 maggio, a  Genova,  la Quarta  Giornata della memoria dei giornalisti uccisi dalle mafie e dal terrorismo nel dopoguerra in Italia per ricordare loro e anche tutti gli altri colleghi che alla libertà di stampa hanno sacrificato la vita nel resto del mondo e per essere vicini a quanti ancora oggi subiscono intimidazioni e minacce per assolvere al diritto-dovere di informare.
La manifestazione, organizzata dal Gruppo Cronisti Liguri, guidato da Alessandra Costante, con la collaborazione dell’Associazione ligure giornalisti, guidata dal segretario Marcello Zinola, e dell’Ordine dei giornalisti della Liguria, presieduto da Attilio Lugli, si svolgerà, dalle 10.30 a Palazzo Doria Spinola, nella sala del Consiglio provinciale, in largo Eros Lanfranco 2.
Il programma prevede che, oltre agli interventi programmati delle autorità e dei rappresentanti degli enti del giornalismo, via sia uno spazio per le testimonianze dei familiari dei colleghi uccisi e per quelli che sono stati feriti.
Il presidente nazionale dell’Unci, Guido Columba, ricorda che la Giornata della memoria dei giornalisti uccisi dalle mafie e dal terrorismo, che per la prima volta in assoluto ha ricordato in contemporanea tutte le vittime della violenza, è stata celebrata la prima volta a Roma nel 2008, l’anno successivo si è svolta a Napoli e nel 2010 a Milano. Il prossimo anno si terrà a Palermo.
La manifestazione di Genova, che si svolge d’intesa con Fnsi e Ordine dei giornalisti, ed ha l’Alto patronato del Presidente della Repubblica e il patronato della Provincia di Genova, sarà il segno tangibile che il ricordo di quanti si sono sacrificati non sbiadisce con il passare degli anni e che tutti gli organismi della categoria sono impegnati nel mantenere aperti i canali attraverso i quali la libertà di stampa fornisce ai cittadini in modo corretto, completo e tempestivo le informazioni indispensabili perché conoscano quanto avviene nel Paese e possano assumere in modo consapevole le loro scelte.
L’appuntamento di sabato 28 servirà, naturalmente, anche ad esprimere solidarietà e vicinanza a tutti quei giornalisti, in ogni parte d’Italia, che subiscono intimidazioni, minacce ed anche attentati per assolvere al diritto-dovere di informare.

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