Odg e Sigim contestano il concorso della Provincia: “Violata la legge 150”

Giornalisti: ad Ascoli un bando “su misura”?

Giannetto Rossetti

Roberto Mencarini

ASCOLI PICENO – La Provincia di Ascoli cerca un esperto di comunicazione. Durata dell’incarico un anno; compenso 12 mila euro. Per Ordine dei giornalisti delle Marche e Sigim le condizioni previste violano la legge 150.
La Provincia di Ascoli ha, infatti, bandito un concorso per un incarico di collaborazione coordinata e continuativa da affidare a un “esperto di comunicazione per l’informazione e la promozione delle attività dei Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione”. L’incarico avrà durata di un anno; compenso previsto 12 mila euro.
Fra i requisiti sono richiesti: laurea in Giurisprudenza, vecchio ordinamento o titolo equivalente; esperienza di almeno 36 mesi di lavoro subordinato nella pubblica amministrazione attinente l’oggetto della collaborazione; iscrizione all’Albo dei giornalisti – elenco pubblicisti; possesso di patente automobilistica; disponibilità di un mezzo proprio e di spostamento. Le domande sono scadute il 30 aprile.
L’Ordine dei giornalisti delle Marche rileva “diverse incongruenze che fanno pensare a un bando costruito per qualcuno”. Si chiede ad esempio la laurea in giurisprudenza vecchio ordinamento (il che fa pensare a un’alta qualificazione), poi si chiede l’iscrizione all’Albo dei pubblicisti escludendo tutti i professionisti, cioè i giornalisti che hanno fatto un preciso percorso formativo e sostenuto un esame di Stato. Fra l’altro, il bando è stato approvato il 12 aprile e la scadenza è stata fissata al 30 dello stesso mese, senza dare alcuna pubblicità.
Ordine e Sindacato dei giornalisti, ad esempio, non hanno avuto alcuna comunicazione e hanno saputo del bando solo dopo la scadenza, fra l’altro per vie ufficiose. E’ anche abbastanza paradossale che nella commissione che dovrà valutare le capacità giornalistiche ci siano tutti tranne che i giornalisti e che i due “esperti” siano stati scelti fra i funzionari della Provincia.
Il bando è stato contestato anche dal Sigim (Sindacato giornalisti marchigiani) che ha mandato una lettera al presidente Piero Celani. Nel documento si sottolinea che “la limitazione della partecipazione ai giornalisti pubblicisti è una palese violazione della legge 150 del 2000 che non consente di discriminare tra gli iscritti all’Ordine.
Il Sigim contesta, inoltre, il requisito della laurea, che non è obbligatoria per gli incarichi di co.co.co. (c’è una circolare ministeriale esplicativa al riguardo) ed esprime dubbi sull’anzianità di lavoro nella pubblica amministrazione e sul punteggio sovrastimato per il colloquio”. E’ stato, pertanto, chiesto all’ing. Piero Celani l’immediato ritiro del bando che, per tutti gli elementi indicati, può essere facilmente impugnabile.

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