MILANO – Il presidente del consiglio, durante una pausa del processo Mills, replica alle domande dei giornalisti sul voto odierno rimandando ogni commento alla chiusura dei seggi: “Sono in silenzio elettorale. Parlo dopo le 14”, sostiene per una svista, visto che i seggi resteranno aperti fino alle 15.
Poi, ironicamente, aggiunge: “Non mi fido di voi, ho la più grande sfiducia nei vostri confronti”, prima di essere “richiamato” dal Pm Fabio De Pasquale che lo ha invitato a non parlare coi giornalisti in aula. “Scusi”, la replica. Se, quindi, rispetta il “silenzio elettorale” con i giornalisti, si intrattiene invece, durante una pausa, con i carabinieri.
E’ un Silvio Berlusconi molto diverso da quello che, nella scorsa udienza del processo Mills, in cui è imputato per corruzione in atti giudiziari, aveva risposto a moltissime domande dei cronisti, improvvisando uno show. I giudici sono riuniti in camera di consiglio per decidere le modalità di ascolto dei testimoni. In precedenza, ha deposto Flavio Briatore che si è soffermato sui suoi rapporti con David Mills.
Profilo basso per il premier che, stamani, ha preferito non improvvisare uno dei soliti show con i giornalisti