PARIGI (Francia) – Gli amici e i parenti dei due giornalisti francesi rapiti, Hervé Ghesquiere e Stephane Taponier, hanno lanciato un nuovo appello al governo di Parigi affinché accentui gli sforzi per arrivare alla liberazione dei due uomini, ostaggi in Afghanistan da 500 giorni.
Numerose manifestazioni sono state organizzate in tutta la Francia per ricordare questa data simbolica per i due reporter di France Television e le loro tre guide afgane. “I 500 giorni sono un momento simbolico importante.
Bisogna sottolinearlo. Da parte nostra, del mondo libero, bisogna manifestare, urlare la nostra disperazione per loro”, ha detto Jean-Louis Normandin, un collega, rapito in Libano negli anni Ottanta.
“Sono un giro di boa, i 500 giorni, è enorme. Per tutti noi è faticoso, estenuante, soprattutto da un punto di vista mentale”, ha spiegato Thierry Taponier, fratello di uno dei due reporter.
Hervé Ghesquiere e Stephane Taponier, entrambi 48enni, lavoravano per un documentario televisivo per France 3: sono stati rapiti il 30 dicembre 2009 a 60 chilometri da Kabul, regione sotto controllo delle truppe francesi.
Sono gli unici giornalisti attualmente in ostaggio nel mondo, secondo Reporters sans frontières (Rsf). Alain Juppé, ministro degli Esteri francese, ha assicurato che tutti gli strumenti in mano allo Stato sono stati mobilitati per ottenere la loro liberazione. Il presidente Nicolas Sarkozy ha ricevuto le famiglie stamattina all’Eliseo. (fonte Afp)