

Andrea Camporese
ROMA – L’assembla di Terna ha approvato il bilancio 2010 del gruppo, chiusosi con un utile netto di 466,7 milioni di euro, in aumento del 31,8% rispetto al 2009. Via libera anche al dividendo di 21 centesimi (8 centesimi già distribuiti), che sarà messo in pagamento il 23 giugno, con stacco cedola il 20 giugno.
L’assemblea ha, inoltre, nominato il nuovo consiglio di amministrazione, composto da Luigi Roth (presidente), Flavio Cattaneo, Andrea Camporese (vice caporedattore della rai di Venezia e presidente dell’Inpgi e dell’Adepp), Paolo Dal Pino, Matteo Del Fante, Michele Polo (tutti proposti dalla Cdp), Romano Minozzi, Fabio Buscarini, Salvatore Machì. Resta fuori invece Simone Mori, il cui nome era stato presentato dall’Enel. E’ la prima volta che il consigliere rappresentante del gruppo elettrico resta escluso dal consiglio. (Ansa).
Al termine dell’Assemblea, il nuovo Consiglio di amministrazione ha confermato “all’unanimità” Flavio Cattaneo amministratore delegato della società. I consiglieri di Terna risultano in possesso dei requisiti di indipendenza, richiesti dalla Legge (anche con riferimento alle disposizioni del Testo Unico della Finanza) e dallo statuto di Terna e dal Codice di Autodisciplina delle società quotate di Borsa Italiana per gli amministratori, in base alle valutazioni effettuate dal Cda con riferimento alle dichiarazioni fornite dai singoli amministratori nominati e tenuto conto di tutti i parametri di valutazione previsti dal Codice di Autodisciplina.
Il Cda ha, quindi, provveduto alla nomina dei nuovi componenti il Comitato per il controllo interno, del Comitato per le remunerazioni e del Comitato Operazioni con Parti Correlate, istituiti al suo interno e composti, da tutti amministratori non esecutivi. I componenti i Comitati per le remunerazioni e Operazioni con Parti Correlate sono tutti indipendenti, secondo le disposizioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate di Borsa Italiana, mentre i componenti del Comitato per il controllo interno sono a maggioranza indipendenti ai sensi delle medesime disposizioni. “Auguro al nuovo Cda e al nuovo Collegio Sindacale – ha concluso Cattaneo – un buon lavoro con l’auspicio di essere guidati dallo stesso spirito che ci ha accompagnato in passato e che ci ha permesso di gestire rischi e cogliere opportunità con l’apprezzamento dei mercati finanziari, che approvano la nostra strategia solida e orientata alla creazione di valore”. (Adkronos).
Il governo, intanto, ha deciso di congelare il progetto per la creazione di maxi polo delle reti da 22 miliardi di euro che avrebbe potuto vedere un’integrazione tra Snam Rete Gas e Terna. E’ quanto riferisce Il Sole 24 Ore spiegando che la decisione sarebbe stata presa in attesa che “le regole europee in materia energetica vengano completamente uniformate”.
Due le ipotesi allo studio, secondo il quotidiano finanziario. La prima prevede un’aggregazione tra le due società dopo un aumento di capitale di Terna visto che Snam capitalizza 15 miliardi e la società di Flavio Cattaneo 7. “Il che – scrive Il Sole – in caso di nozze, avrebbe impedito alla società di trasmissione di fare la parte del leone. Di qui l’idea di uno snellimento del perimetro di Snam, magari con la cessione di Italgas, e del contemporaneo rafforzamento di Terna”.
L’altra ipotesi, prosegue il quotidiano, “avrebbe come obiettivo finale quello di rendere Snam un campione europeo nel trasporto del gas. Un target che il piano intendeva perseguire a fronte dell’intervento diretto nel capitale della società della Cdp, con una conseguente diluizione dell’Eni, oggi azionista di controllo con il 50%”.
Nel frattempo sarebbe fermo anche il dossier delle reti di telecomunicazioni. Lo scorporo della rete “resta un’opzione esclusa da Telecom Italia” mentre il progetto della rete di nuova generazione Ngn” è anch’esso al palo: il tavolo promosso dal ministro dello Sviluppo, Paolo Romani non è riuscito a produrre una soluzione condivisa sulla tecnologia da utilizzare ed i costi da dividere tra i vari competitori”. (Asca).