Ricerca di GfK Eurisko realizzata con l’Osservatorio permanente Giovani Editori

Giovani più concreti grazie al giornale in classe

LA BAGNAIA (Siena) – I giovani che leggono i quotidiani a scuola sono più portati ad acquistarli ma anche a cercare notizie su internet rispetto a chi non sfoglia la carta stampata.
Sono alcuni aspetti che emergono dalla ricerca di GfK Eurisko realizzata con l’Osservatorio permanente Giovani-Editori che con l’iniziativa del Quotidiano in Classe nell’anno scolastico 2010-2011 ha raggiunto lo storico record di 1.802.000 studenti.
L’indagine, presentata dall’ad di Gfk Eurisko, a Borgo La Bagnaia, nell’ambito del convegno “Crescere fra le righe”, fa emergere che i giovani coinvolti nel Quotidiano in classe (esposti all’iniziativa) sono più concreti e hanno meno preoccupazioni sul loro futuro lavorativo rispetto agli studenti che non hanno mai partecipato alla lettura di un quotidiano a scuola (non esposti).
Un’iniziativa, quella voluta dall’Osservatorio presieduto da Andrea Ceccherini, che ha un valore civico e sociale se è vero che gli studenti esposti oltre ad interessarsi ai temi della politica, dell’economia e della finanza, sono anche più propensi ad andare a votare rispetto ai non esposti. Per la verità rispetto al 2010 la propensione al voto anche tra i giovani ha fatto registrare una diminuzione: da 61 a 54.
I ragazzi esposti, inoltre, quando pensano al loro futuro credono nell’importanza della preparazione sono più motivati e hanno più fiducia in se stessi. Oltre a questo sono più orientati a rispettare le regole e persino a pagare le tasse, a salvaguardare l’ambiente.
Tra i temi che oggi fanno più paura ai giovani ci sono la crisi economica e la disoccupazione, seguiti dall’inquinamento dall’aumento delle malattie. Meno preoccupazione sembrano invece avere per temi come l’immigrazione, la crescita demografica in alcune parti del mondo e il traffico nelle città italiane.

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