Attentato a Peshavwar in Pakistan: ucciso dai talebani un esponente del sindacato pakistano

Giornalista salta in aria con la sua auto

L’auto del giornalista distrutta dall’attentato

ISLAMABAD (Pakistan) – Il giornalista Nasrullah Afridi, 38 anni, è stato ucciso dall’esplosione di una bomba collocata sotto la sua autovettura, a Peshawar, nel nord-ovest del Paese al confine con l’Afghanistan.
Nell’area residenziale di Saddar, nella quale è avvenuta l’esplosione, azionata a distanza con un telecomando, alloggiano numerosi alti ufficiali dell’esercito.
La vittima era originaria del territorio tribale pachistano e lavorava per la televisione statale pachistana “Ptv” e per il quotidiano “Daily Mashriq” del distretto tribale di Khyber. Per i suoi articoli e servizi televisivi, Nasrullah Afridi, era stato ripetutamente minacciato di morte dai talebani. Afridi era uno degli esponenti  del sindacato dei giornalisti pakistani.
Il presidente della Tribal Union of Journalists (Tuj), Dawar Ihsan, nel commentare la morte di Nasrullah Afridi, ha parlato di “martirio di uno dei più cari amici, mente illuminata e membro di grande talento”.
Il presidente del Pakistan, Asif Ali Zardari ed il ministro per l’Informazione, Firdous Ashiq Awan, hanno condannato con forza l’attentato stringendosi attorno alla famiglia del giornalista ucciso nella speranza che la stessa trovi la forza per sopportare questa perdita irreparabile.
Ferma condanna anche dal primo ministro Syed Yusuf Raza Gilani,  che ha ribadito l’impegno del governo di continuare a combattere contro i terroristi che non hanno alcun riguardo per la vita umana o le idee degli altri.
Il responsabile dell’Informazione del Pakistan Peoples Party, Qamar Zaman Kaira, ha detto in tv che, “nella lotta al terrorismo, già il Pakistan ha già sacrificato migliaia di vite preziose. Uomini, donne, bambini e militari che hanno perso la vita contro la minaccia del terrorismo e dell’estremismo”.
Secondo Kaira “il mondo dovrebbe tenere a mente i servizi del popolo pachistano e le sue forze armate, rese nel corso degli ultimi dieci anni. Quelli che criticano il Pakistan e l’Inter Services Intelligence agenzia, dovrebbero mostrare un approccio responsabile ed equilibrato”.

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