ROMA – E’ morto questa notte a Roma, al policlinico Gemelli, il giornalista parlamentare Ignazio Contu. Nato a Cagliari il 15 gennaio 1930, Contu ha cominciato prestissimo la professione.
A soli vent’anni gli è stata affidata dall’editore De Fonseca la direzione della rivista scientifica Scienza e Vita che era stata fondata dal padre Raffaele, anche lui giornalista e divulgatore scientifico al quale si devono la traduzione italiana delle principali opere di Einstein e Paul Valery.
Giornalista professionista dal 1° luglio 1954, alla fine degli anni Cinquanta Contu si dedica al giornalismo politico scrivendo per molti anni la nota politica de Il Tempo e La Notte. Negli anni settanta diventa direttore de Il Settimanale del gruppo Rusconi di cui poi sarà direttore editoriale.
Terminata questa esperienza, riprende a scrivere pubblicando commenti ed interviste politiche per La Domenica del Corriere e Gente. E proprio in occasione di una intervista incontra Amintore Fanfani il quale gli propone di diventare portavoce nel governo che il senatore a vita forma nel 1983.
Contu, che era di estrazione liberale, accetta l’incarico e comincia una collaborazione ventennale con Fanfani il quale lo nomina portavoce del Senato per due legislature.
Contu è di nuovo alla presidenza del Consiglio nel 1995 come consigliere politico del presidente Lamberto Dini.
Al termine di questa collaborazione torna alla divulgazione scientifica fondando la rivista Telema, dedicata allo sviluppo della telematica ed al rapporto tra la tecnologia ed i mezzi di comunicazione di massa.
Temi trattati con rigore da intellettuali come Tullio De Mauro, Marshall Blonsky, Derrick De Kerckhove, Oreste Del Buono, Nicholas Negroponte, Vittorio Mathieu, Umberto Eco, Giuliano Amato. Per questa nuova avventura, alla quale collaborano intellettuali e studiosi, Contu riceve il premio San Vincent per il giornalismo.
Negli ultimi anni della sua carriera, insieme a Ettore Bernabei, Gaetano Gifuni, Ettore Bernabei, Gaetano Gifuni, Cesare Cursi e Lamberto Cardia, Ignazio Contu dà vita alla fondazione Amintore Fanfani. Nel 2006 gli è stata conferita la cittadinanza onoraria di Tortolì, comune dell’Ogliastra da cui proveniva la sua famiglia.
IL CORDOGLIO DELLA FNSI
ROMA – “Con Ignazio Contu scompare un giornalista di punta dell’informazione politica italiana dell’Italia Repubblicana. Uomo di solide radici, chiari convincimenti, capacità di ascolto e confronto, Contu è una figura di prestigio della professione che sa interloquire con tutti e anche con il mondo politico senza mai tradire i principi del giornalismo libero che esigono la chiara consapevolezza della autonomia dell’informazione da qualsiasi interesse diverso”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, evidenziando che “fedele a questa linea, ha interpretato brillantemente e con universale apprezzamento i compiti di portavoce del Governo Fanfani nel 1983 e poi del Senato per due legislature, collaborando per un ventennio con lo statista democristiano. I suoi ultimi impegni, da intellettuale e da giornalista attento a ogni scenario di cambiamento lo hanno visto accanto a ricercatori e studiosi come De Mauro e a Kerckhove e uomini pubblici come Bernabei, Gifuni e Cardia, con i quali ha dato vita alla Fondazione Amintore Fanfani”.
“La cittadinanza onoraria conferitagli dalla città di Tortolì – ha aggiunto Siddi – è un riconoscimento della chiarezza delle radici di cui è andato sempre orgoglioso quanto il prestigioso premio di giornalismo Saint Vincent alla carriera. Maestro di giornalismo, Ignazio Contu ha trasferito competenza, rigore etica professionale innanzitutto alla propria famiglia, il figlio Luigi oggi direttore dell’Ansa, ne è il primo più bello esempio”.
A Luigi Contu e alla famiglia il più sentito cordoglio del segretario Franco Siddi e di tutta la Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
IL CORDOGLIO DEL MINISTRO FRATTINI
ROMA – “Ho appreso con sentimenti di sincero dolore e cordoglio la notizia della scomparsa di Ignazio Contu, un’importante personalità del giornalismo italiano, che ricordo per il suo elevato spessore professionale, per il suo acume nel descrivere la politica e la società italiana, ed anche per la sua umanità”. E’ il cordoglio del ministro degli Esteri, Franco Frattini, che ha voluto manifestare, anche a nome di tutta la Farnesina, il suo “affetto fraterno” e la sua “vicinanza al figlio Luigi ed a tutti i familiari”. (Ansa).