Indicata all’unanimità dal Consiglio d’amministrazione: è la prima volta di una donna al vertice

Lorenza Lei direttore generale della Rai

Lorenza Lei

ROMA – Lorenza Lei, attuale vice direttore generale Rai, è stata indicata all’unanimità dal Consiglio d’amministrazione di viale Mazzini come nuovo direttore generale. Nessuna sorpresa, dunque, nella seduta di oggi pomeriggio: l’intento di formulare una proposta unanime e secca era emerso ieri con le indiscrezioni raccolte dall’Agenzia Giornalistica Italia.
L’intero Consiglio d’amministrazione ha optato per questa scelta interna e ben definita, che porterà per la prima volta nella storia dell’azienda radiotelevisiva pubblica una donna al vertice operativo.
Lorenza Lei prenderà il posto di Mauro Masi, dimessosi per assumere l’incarico di amministratore delegato della Consap. L’iter procedurale prevede ora che sia l’assemblea totalitaria dei soci Rai (Tesoro e Siae) a dichiararsi sulla proposta formulata dal Cda e quindi quest’ultimo tornerà a riunirsi per deliberare effettivamente la nomina. E questi due passaggi sono previsti nella tarda mattinata di domani. (Agi)
Chi la conosce bene la descrive come una persona che da sempre privilegia il fare piuttosto che l’apparire, riservata, determinata, grande lavoratrice. Chi ha collaborato con lei ne riconosce il temperamento e la passione per quello che fa.
Nelle rare interviste in cui appare, ricorre l’idea chiara della Rai come azienda di servizio pubblico, capace di unire i grandi numeri alla qualità del prodotto. Capace di raccontare il Paese, di proporre un’identità valoriale comune, in grado di intrattenere senza scadere nel cattivo gusto. Soprattutto una Rai attenta ai giovani. Capace di cambiare, di rinnovarsi, senza rinunciare alla sua tradizione aziendale.
Il suo curriculum descrive una carriera in cui alla passione per l’arte si unisce una spiccata capacità manageriale, dalla ideazione e realizzazione di grandi eventi come Icone Russe in Vaticano o Valentino 30 anni di magia al suo ingresso in Rai International nel 1995, come consulente per la progettazione e il finanziamento di programmi televisivi e multimediali destinati al mercato internazionale.
Valorizzata per primo da Renzo Arbore, attraversa in continua crescita molti ambiti e ruoli aziendali: dirigente nell’ambito della struttura Marketing e Progetti Speciali e poi dirigente coordinatore della Produzione Televisiva di Rai International (1995 – ’97), Rai Giubileo (2000), Responsabile dell’unità organizzativa Programmazione mezzi di Produzione di Rai1 (2000-2002), direttore della Direzione Staff del direttore generale (2002-2006), direttore delle Risorse Televisive (dal 2009), vice direttore generale per l’Area Produttiva e Gestionale, a cui riportano la direzione Produzione Tv, la direzione Risorse Televisive (di cui conserva l’interim) e la direzione Teche con il coordinamento funzionale della direzione Pianificazione e Controllo.
Insignita della Medaglia d’oro del Presidente della Repubblica nel 2010, dal febbraio 2011 è docente presso l’Università La Sapienza di Roma nel dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale. (Ansa).
“Ho proposto al Consiglio di amministrazione Lorenza Lei per la nomina a Direttore generale della Rai – ha spiegato il presidente Paolo Garimberti – perché ritengo possa rappresentare quello che definirei un direttore generale di garanzia”.
“Credo – ha aggiunto Garimberti – che in questo particolare momento ci sia la necessità di una scelta improntata a logiche di tipo aziendale, manageriali, basate su criteri legati alla conoscenza dei problemi e all’esperienza professionale”.
“Occorre rimboccarsi subito le maniche – ha concluso il presidente della Rai – e, dal mio punto di vista, chi già conosce l’azienda ha dalla sua una maggiore forza e può contribuire più rapidamente a far ritrovare quello spirito unitario di gruppo che ha sempre contraddistinto la Rai nei momenti di difficoltà. In questa chiave, l’unanimità registrata sulla proposta è un buon segnale”.
Dal canto suo, il presidente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, Sergio Zavoli, ha apprezzato “senza riserve la scelta di un Direttore generale donna per una ragione non unica né semplice: perché una nuova sensibilità istituzionale, cioè, potrebbe porsi, tra l’altro, il problema di come viene rappresentata la personalità femminile sugli schermi del Servizio pubblico”.
Secondo Zavoli “si tratta di allertare un’attenzione culturalmente in grado di far fronte a una lenta, quasi naturale deriva che interpreta sempre più forti interessi commerciali e sempre più deboli scrupoli civili.
Il Servizio pubblico – ha detto ancora Zavoli – non passa solo per le notizie di un Tg o gli approfondimenti di un talk-show: ha dei doveri che attraversano e permeano ogni aspetto della sua comunicazione. Auspico che la politica, quella più esigente e invasiva, colga l’occasione per un significativo aggiustamento di rotta; e che il nuovo Direttore giustifichi la ragionevole richiesta di una reale autonomia”. (Adnkronos).

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