PADOVA – “Radio Sherwood”, punto di riferimento dalla metà degli anni ‘70 prima dell’autonomia padovana e poi dei movimenti no global, lascia le onde radio della modulazione di frequenza, canale 97.800, e si trasferisce sul web.
“Non è la fine di un processo – dice Wilma Mazza, una delle colonne dell’emittente, fondata nel 1976 da Emilio Vesce assieme a un gruppo di persone, accompagnata, poi, dalla dizione «emittente comunista del Veneto» – ma un rafforzamento.
Siamo sempre stati all’avanguardia per l’uso delle tecnologie”. Infatti, già da qualche anno il portale web viaggiava in parallelo con la radio e da domani “il nostro portale diventerà ancora più potente con audio e video”.
Wilma Mazza ricorda che negli ultimi anni il bacino di utenza si è allargato proprio grazie al web, mentre la potenza dell’emittente radio copriva parte del Veneto. Così la frequenza è stata ceduta dalla società cooperativa e gli introiti reinvestiti, rileva, “nel potenziamento multimediale. Abbiamo fatto un salto di qualità”.
“Mi sembra la cosa giusta – dice Luca Casarini -: significa essere sempre un laboratorio innovativo e mai una cosa ferma. Come ogni foresta che si rispetti, anche Sherwood è sempre piena di vita, sempre in movimento”.
Due gli aspetti essenziali per il leader dei no global triveneti: la rete permette di rivolgersi a un “territorio globale, senza limiti fisici” e arrivare alle trasmissioni video.
“Non finisce un’era – aggiunge – ma una nuova vita”. “Mi spiace perché per me è un pezzo di storia – ha detto Gabriela Vesce, moglie del fondatore finito nell’inchiesta del 7 aprile e poi assolto, affidando al Corriere Veneto i suoi ricordi – ma il mondo è giusto che vada avanti. Mi fa un po’ impressione questa cosa, ma sono certa che si tratti di una scelta ponderata”.
La storica “emittente comunista del Veneto” dice addio alla modulazione di frequenza