CITTA’ DEL VATICANO – “Insegnaci a rinnovare il mondo dal di dentro: nella profondità del silenzio e dell’orazione, nella gioia dell’amore fraterno, nella fecondità insostituibile della Croce”. Sono le parole conclusive della preghiera a Maria pronunciata in collegamento video da Benedetto XVI, ieri sera, a chiusura della veglia al Circo Massimo per la beatificazione di Giovanni Paolo II.
Nella sua preghiera mariana, il Papa ha anche invocato, a nome di tutti i fedeli, l’aiuto della Vergine per “portare con umiltà la nostra croce” e stare “presso i deboli, i sofferenti, gli emarginati, i poveri ed a conoscere nel loro volto il volto di Cristo”.
Nella sua preghiera mariana, il Papa ha anche invocato, a nome di tutti i fedeli, l’aiuto della Vergine per “portare con umiltà la nostra croce” e stare “presso i deboli, i sofferenti, gli emarginati, i poveri ed a conoscere nel loro volto il volto di Cristo”.
In tutto circa 5.000 persone, molti con valigie, viveri e sedie da campeggio, che per motivi di sicurezza le forze dell’ordine hanno dovuto far sgombrare la piazza e poi hanno invitato i fedeli a liberare anche le zone circostanti. Un’operazione non sempre facile, con un centinaio di pellegrini che fino all’ultimo ha cercato di “resistere”. Oggi, i varchi d’accesso alla piazza aprono alle 5.30 in modo da permettere l’afflusso dei pellegrini. Dalle 9 inizieranno preghiere e canti e poi alle 10 prenderà il via la celebrazione che consacrerà Wojtyla beato.
Ai giornalisti, per l’ingresso in piazza San Pietro è riservato un canale privilegiato dalla piazza del Sant’Uffizio al meeting point, che si trova nei pressi dell’ingresso del Braccio di Carlo Magno. “Tale canale – ha detto il sottosegretario del pontificio Consiglio delle comunicaziomi sociali, Angelo Scelzo – sarà in funzione dalle 4 alle 5,30 del mattino. Per consolazione, chi dovrà salire sul colonnato potrà utilizzare un montacarichi. I giornalisti, i fotografi e i cameramen potranno utilizzare anche gli altri accessi ma non vi saranno per loro canali riservati. Facilitarli dipenderà dalla gentilezza delle forze dell’ordine che presidieranno i varchi. Ma noi del Vaticano – ha precisato Scelzo – non possiamo garantire che questo accadrà”.