MILANO – “Ad oggi non prevediamo alcun aumento di capitale”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Rcs Mediagroup, Antonello Perricone, rispondendo agli azionisti nel corso dell’assemblea riunita a Milano, che ha dato il via libera al bilancio 2010.
L’esercizio è stato chiuso con un utile netto consolidato di 7,2 milioni di euro. I soci hanno, inoltre, confermato i tre consiglieri già cooptati nel board negli ultimi mesi: si tratta di Roland Berger, entrato in sostituzione dello scomparso Berardino Libonati, di Giuseppe Rotelli, subentrato al suo rappresentante Marco De Luca, e di Vittorio Malacalza, che sostituisce Claudio De Conto.
L’ingresso dei tre consiglieri è stato approvato all’unanimità, una “prova di compattezza e di fiducia” secondo il presidente della società, Piergaetano Marchetti.
Il presidente di Rcs ha detto che la considerazione della società come una partecipazione “strategica” più volte espressa da diversi azionisti del gruppo “implica una valutazione positiva” e l’«apprezzamento» per le “prospettive” della stessa.
“Al consiglio di amministrazione – ha spiegato – fa molto piacere che gli azionisti considerino strategica la loro partecipazione perché questo implica una valutazione positiva e un apprezzamento anche per le prospettive del gruppo in quanto tale: questo è il denominatore comune, quali che siano le motivazioni soggettive”.
A Giuseppe Rotelli, primo azionista fuori dal patto entrato in cda alla fine del 2010 e presente oggi in assemblea, Marchetti ha espresso i suoi ringraziamenti per l’impegno teso, come per gli altri consiglieri, “all’interesse sociale”: “Da quando è entrato in consiglio – ha detto Marchetti – partecipa con la professionalità, l’impegno e la scrupolosa attenzione che ci si può aspettare da un imprenditore con la sua storia”.
Quanto alle politiche editoriali di Rcs, il presidente del gruppo ha fatto riferimento alle indicazioni ribadite dal patto di sindacato lo scorso 16 febbraio: “Le politiche editoriali – ha sottolineato – spettano agli organi competenti, a cominciare dal collegio sindacale, nel rispetto delle autonomie e della professionalita’ dei direttori di testata”.
Sugli obiettivi di crescita, Marchetti ha rimandato alle indicazioni del piano industriale presentato a dicembre: “Riteniamo – ha sottolineato – che questi siano gli obiettivi di crescita massimi che possiamo raggiungere. Se poi sapremo fare meglio, certo non ci sono limiti alla crescita ne’ alla volontà di chi guida il gruppo”.