ROMA – Lutto nel mondo del giornalismo. E’ morto Leoncarlo Settimelli, 74 anni, giornalista, per decenni cronista di spettacolo de “l’Unità”, ma anche autore di programmi televisivi per Raitre, scrittore, cantautore e animatore di Canzoniere Internazionale, uno degli artisti “impegnati” che, per anni, hanno animato il Folkstudio di Roma.
Si è spento ieri, per un attacco cardiaco, al termine di una lunga malattia. Nato ad Arcidosso, in provincia di Grosseto, era considerato un “comunista non ortodosso”.
Il “suo” giornale, l’Unità, ricorda che “già negli anni ’50 e ’60 coglieva come il lato «popolare» rappresentasse gli italiani e, spesso, le idee e i desideri dei ceti meno abbienti. E amava la canzone italiana e i suoi artisti. Molti li aveva conosciuti, li aveva intervistati. Parallelamente aveva vissuto in prima persona e con entusiasmo il ’68”.
La foto che lo ritrae è stata “scattata nel 2005 dagli Slowcult nel corso di una serata al Melbookstore di Roma. Settimelli presentò il suo libro «Il ’68 cantato» e interpretò canzoni. Era stato, usava dire, un comunista convinto e mai ortodosso, amante della libertà”.
Leoncardo Settimelli lascia la moglie Laura, il figlio Mattia, il fratello Vladimiro, per decenni autentica colonna de l’Unità. “Leoncarlo – ricorda il quotidiano fondato da Antonio Gramsci – si era formato come cronista, era stato allievo di Ottavio Cecchi e di Bruno Schacherl.
Fino a pochi anni fa collaborava regolarmente con le pagine di spettacolo. Ha scritto libri, ha realizzato per la televisione biografie di Domenico Modugno, Luciano Pavarotti, Gabriella Ferri, Maria Callas, pochi hanni fa ha pubblicato il volume «La ragione e il sentimento» su Nilde Jotti. Ha anche eseguito e inciso un cd di canzoni dell’Olocausto. Perché, tra le sue tantissime qualità, con la sua versatilità, con la sua vivacità, Leoncarlo Settimelli sapeva anche cantare e suonare la chitarra”.