BARI – Il gip del Tribunale di Bari, Sergio Di Paola, ha revocato l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del giornalista pubblicista Andrea Morrone, collaboratore del Corriere del Mezzogiorno, accusato dalla Procura di essere la “talpa” che ha passato al Corriere della Sera i verbali d’interrogatorio secretati di Giampaolo Tarantini.
I pm titolari del fascicolo sulla fuga di notizie, Teresa Iodice e Giuseppe Dentamaro, avevano espresso parere negativo. L’interrogatorio è relativo all’attività svolta da Gianpi per portare giovani donne nelle residenze private del premier, Silvio Berlusconi, e di farle conoscere all’allora vicepresidente Pd della Regione Puglia, Sandro Frisullo.
Morrone era agli arresti domiciliari dal 12 aprile scorso con l’accusa di accesso abusivo al sistema informatico della Procura. I fatti risalgono a quando Morrone era consulente informatico degli uffici giudiziari baresi. Il gip ha revocato la misura, riferiscono i difensori Andrea Di Comite e Michele Laforgia, per carenza di gravi indizi.
I pm titolari del fascicolo sulla fuga di notizie, Teresa Iodice e Giuseppe Dentamaro, avevano espresso parere negativo. L’interrogatorio è relativo all’attività svolta da Gianpi per portare giovani donne nelle residenze private del premier, Silvio Berlusconi, e di farle conoscere all’allora vicepresidente Pd della Regione Puglia, Sandro Frisullo.
Morrone era agli arresti domiciliari dal 12 aprile scorso con l’accusa di accesso abusivo al sistema informatico della Procura. I fatti risalgono a quando Morrone era consulente informatico degli uffici giudiziari baresi. Il gip ha revocato la misura, riferiscono i difensori Andrea Di Comite e Michele Laforgia, per carenza di gravi indizi.