Tra le materie interessate il risarcimento danni da diffamazione a mezzo stampa o pubblicità

La mediazione civile è già obbligatoria

ROMA – Da ieri, 21 marzo 2011, il tentativo di mediazione fra le parti, in caso di controversie civili, è obbligatorio. 
La mediazione civile è favorita da organismi di conciliazione (autorizzati e vincolati al Ministero della Giustizia). Se la mediazione tra le parti non dovesse avere buon esito entro il termine di 120 giorni, le parti andrebbero in tribunale.
Le materie per le quali entra in vigore l’obbligatorietà della mediazione civile riguardano: diritti reali (distanze nelle costruzioni, usufrutto e servitù di passaggio ecc.), divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento danni da responsabilità medica e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari.
L’obbligatorietà per le numerosissime controversie in materia di condominio e risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti è stata differita al 20 marzo 2012 per consentire un avvio graduale del meccanismo.
“La mediazione? Semplice ed efficace”, recita lo slogan della campagna di comunicazione finalizzata a far conoscere alla cittadinanza lo strumento giuridico della mediazione civile per la risoluzione delle controversie, come alternativa al processo ordinario.
L’avvio della campagna di comunicazione coincide con l’entrata in vigore del decreto ministeriale che istituisce il registro dei mediatori.
Obiettivo del nuovo istituto giuridico è disincentivare il ricorso in tribunale, con la conseguenza di veder ridurre progressivamente l’arretrato che grava sul sistema giustizia. La mediazione civile, infatti, è lo strumento scelto per “deflazionare il sistema giudiziario italiano rispetto al carico degli arretrati e al rischio di accumulare nuovo ritardo”, ha detto il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri del 29 ottobre 2009 che ha visto l’approvazione dello schema di decreto legislativo. Il decreto legislativo è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri del 19 febbraio 2010, dopo aver acquisito i prescritti pareri da parte delle commissioni parlamentari.
La mediazione è veloce ed economica.
 Il procedimento di mediazione, infatti, non è soggetto ad alcuna formalità ed è protetto da norme che assicurano alle parti del procedimento l’assoluta riservatezza rispetto alle dichiarazioni e alle informazioni emerse. Tali informazioni non possono essere utilizzate in sede processuale, salvo esplicito consenso delle parti, e il mediatore è tenuto al segreto professionale su di esse. Inoltre, il mediatore è nominato non oltre quindici giorni dal deposito della domanda presso l’organismo di mediazione e il procedimento di mediazione ha una durata non superiore a quattro mesi, trascorsi i quali il processo può iniziare o proseguire.
Sono infine previste agevolazioni fiscali per coloro che ricorrono alla mediazione. 
Tutti gli atti relativi al procedimento di mediazione sono, infatti, esenti dall’imposta di bollo e da ogni altra spesa, tassa o diritto di qualsiasi specie e natura. In particolare, il verbale di conciliazione sarà esente dall’imposta di registro sino all’importo di 50.000 euro, altrimenti l’imposta è dovuta per la parte eccedente.
 In caso di successo della mediazione, le parti avranno diritto a un credito d’imposta fino a un massimo di 500 euro per il pagamento delle indennità complessivamente dovute all’organismo di mediazione. In caso di insuccesso della mediazione, il credito d’imposta è ridotto della metà.
La mediazione civile è, dunque, un importantissimo strumento alternativo di risoluzione delle controversie civili, finora previsto solo come facoltativo ai procedimenti ordinari che si svolgono nelle aule dei tribunali.
Uno strumento, tuttavia, ancora poco conosciuto dai cittadini, ma in grado di rendere decisamente più rapidi i tempi della giustizia civile e di incidere fortemente sullo smaltimento dell’enorme arretrato di cause civili.

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