Il direttore editoriale di Libero afferma che sul “caso Boffo” oggi sarebbe più prudente

Feltri: “Finché c’è l’Ordine lo rispetto”

Vittorio Feltri

ROMA – “Dopo aver fatto quest’esperienza, se tornassi indietro è chiaro che sarei più prudente”. Così il direttore editoriale di Libero, Vittorio Feltri, nella trasmissione “Otto e Mezzo”, ieri sera su La7, ha risposto a Lilli Gruber in merito al caso Boffo, costatogli la sospensione di tre mesi dall’Ordine dei giornalisti.
“Poiché sono stato ingannato io per primo riguardo quella vicenda – spiega Feltri – è chiaro che, probabilmente, se tornassi indietro ci ricascherei, ma dopo aver fatto quest’esperienza, oggi sospetto anche di mia sorella e sarei più prudente”.
Quanto al comportamento dell’Ordine dei giornalisti, “ritengo – ha detto Feltri – non abbia agito molto bene, ma l’Ordine fa il suo lavoro e finché c’è lo rispetto. Poi, fosse per me lo cancellerei domani mattina”.
Quanto alla decisione della Rai di sospendere lo spot del film “Silvio Forever”, Feltri ha detto che “in Rai deve esserci qualche stupido”. Il direttore editoriale di Libero ritiene, infatti, che “la logica deve essere completamente saltata, ammesso che ci sia mai stata. La pubblicità si fa anche ai film contro Berlusconi”. Quanto alla proposta di alternare i conduttori televisivi alla guida dei programmi di approfondimento, Feltri ha risposto lapidario: “la considero una simpatica idiozia”.

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