ROMA – Nel mese di gennaio il tasso di disoccupazione italiano si attesta per il terzo mese consecutivo all’8,6%, in linea con le previsioni degli analisti sentiti da Reuters, ma continua a salire la disoccupazione giovanile, che raggiunge il livello più alto degli ultimi sette anni.
“A inizio anno i dati sul mercato del lavoro appaiono nuovamente incerti: diminuisce l’occupazione, resta stabile la disoccupazione, continua ad aumentare la disoccupazione giovanile”, sintetizza un ricercatore Istat a commento dei dati.
Il numero di disoccupati registra una crescita di 2.000 persone (+0,1%) rispetto a dicembre, “sintesi della crescita della disoccupazione femminile e della flessione di quella maschile”, segnala l’Istat. Su base annua la crescita del numero di disoccupati e del 2,8% (58.000 senza lavoro in più).
Gli occupati diminuiscono di 83.000 persone (-0,4%) sul mese di dicembre e di 110.000 persone sullo stesso periodo del 2010 (-0,5%). Il tasso di occupazione nel suo complesso si attesta al 56,7%, in calo di 0,2 punti percentuali rispetto a dicembre e di 0,4 punti rispetto a gennaio 2010.
Continua a salire il tasso di disoccupazione giovanile, che a gennaio raggiunge quota 29,4% (28,9% a dicembre), il livello più alto almeno dall’inizio delle serie storiche mensili nel 2004.
Aumentano anche gli inattivi, coloro che non hanno un lavoro e non lo cercano attivamente: rispetto a dicembre Istat registra una crescita di 80.000 persone (+0,5%) che porta il tasso di inattività al 37,8%, dopo tre mesi in cui risultava stabile al 37,6%.