PECHINO (Cina) – La Cina ha chiesto ai giornalisti stranieri di “collaborare” con la polizia e rispettare le leggi del Paese a seguito dell’arresto di alcuni reporter a Pechino nel corso delle manifestazioni anti-governo di domenica scorsa ispirate alla “rivolta dei gelsomini” esplosa in Tunisia.
Pechino ha lanciato una massiccia operazione di sicurezza per contenere le manifestazioni e per evitare lo stesso epilogo avvenuto in diversi Paesi del mondo arabo. Diplomatici europei e statunitensi in Cina, così come diverse testate giornalistiche, hanno condannato l’arresto da parte della polizia di alcuni membri della stampa a Pechino che avevano letto l’appello di alcuni oppositori apparso su internet e si erano recati alla manifestazione. “I giornalisti dovrebbero essere comprensivi e collaborare”, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Jiang Yu.
Pechino ha lanciato una massiccia operazione di sicurezza per contenere le manifestazioni e per evitare lo stesso epilogo avvenuto in diversi Paesi del mondo arabo. Diplomatici europei e statunitensi in Cina, così come diverse testate giornalistiche, hanno condannato l’arresto da parte della polizia di alcuni membri della stampa a Pechino che avevano letto l’appello di alcuni oppositori apparso su internet e si erano recati alla manifestazione. “I giornalisti dovrebbero essere comprensivi e collaborare”, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Jiang Yu.