PARMA – Da ieri Parma ha un suo nuovo quotidiano: “La Sera”, dalle 17 di ogni giorno, dal lunedì al sabato, al prezzo di 1,20 euro, distribuito nelle edicole del capoluogo e, soprattutto, direttamente tra le mani dei cittadini grazie agli strilloni, ovvero ragazzi e ragazze che diffondono il giornale lungo le strade di Parma ed in tutti i principali centri di aggregazione, industrie comprese.
“I riti – spiega il direttore Massimo Capuccini – sono sempre gli stessi: quando un nuovo giornale si annuncia abbondano paroloni e aggettivi altisonanti. Tanto più su una piazza come quella di Parma, dove già esistono la corazzata dell’informazione locale, altre due testate quotidiane tradizionali e svariate pubblicazioni periodiche. La Sera più che rompere questa tradizione, intende presentare le cose come stanno. Semplicemente fedele allo spirito della sua natura editoriale: schiettezza e sostanza. Esattamente il metro che seguiremo per raccontare economia, politica, cronaca nera e giudiziaria, sport e cultura.
La Sera – è scritto nell’editoriale di presentazione – è un quotidiano che recupera una formula, quella del serale, legata agli albori del giornalismo, tornata oggi di grande attualità. Nell’era di internet e delle notizie in tempo reale, La Sera mette a disposizione dei lettori un giornale che porterà nelle loro case le notizie del giorno stesso, le più fresche ed aggiornate – il tutto arricchito da commenti e punti di vista – con l’obiettivo di ridare una nuova utilità alla forma del quotidiano, oggi costretto a lavorare su fatti «invecchiati» di almeno 48 ore”.
“Immaginate – spiega il direttore – il percorso del quotidiano tradizionale che acquistate di prima mattina: uno sguardo svelto alle notizie (del giorno prima…), full immersion in ufficio, pausa pranzo, ripresa del lavoro e, nel tardo pomeriggio, il ritorno a casa. Chi può farlo, avrà già consultato internet per leggere gli aggiornamenti delle notizie che più gli stanno a cuore. La domanda è: cosa resta del giornale del mattino? Opinioni e commenti. Sempre ammesso che ci siano”.
“Immaginate – spiega il direttore – il percorso del quotidiano tradizionale che acquistate di prima mattina: uno sguardo svelto alle notizie (del giorno prima…), full immersion in ufficio, pausa pranzo, ripresa del lavoro e, nel tardo pomeriggio, il ritorno a casa. Chi può farlo, avrà già consultato internet per leggere gli aggiornamenti delle notizie che più gli stanno a cuore. La domanda è: cosa resta del giornale del mattino? Opinioni e commenti. Sempre ammesso che ci siano”.
La Sera ha puntato su una formula flessibile che le consentirà di raccontare le notizie di Parma anche con una edizione straordinaria del mattino, in presenza di fatti che rappresentino per la comunità e il territorio un effettivo punto d’interesse.
La Sera, edita dalla società Winston Srl, nasce da un’idea di un gruppo di giornalisti in forza a diverse testate cittadine che hanno deciso di scommettere su un quotidiano “altro”. A tal punto da diventarne co-editori. La redazione si trova in via Bixio (civico 39), nel cuore dell’Oltretorrente di Parma, “quartiere – spiegano i promotori dell’iniziativa – che abbiamo voluto fortemente come base del nostro giornale, non solo per i trascorsi storici delle barricate ma anche per testimoniare che, in una parte di Parma alle prese con profonde trasformazioni sociali, una attività d’impresa è possibile”.
Fanno parte della redazione Armando Orlando, Ilaria Ferrari, Erika Ferrari, Enrico Veronese, Lorenzo Pietralunga e Francesco Magnani.
La Sera, edita dalla società Winston Srl, nasce da un’idea di un gruppo di giornalisti in forza a diverse testate cittadine che hanno deciso di scommettere su un quotidiano “altro”. A tal punto da diventarne co-editori. La redazione si trova in via Bixio (civico 39), nel cuore dell’Oltretorrente di Parma, “quartiere – spiegano i promotori dell’iniziativa – che abbiamo voluto fortemente come base del nostro giornale, non solo per i trascorsi storici delle barricate ma anche per testimoniare che, in una parte di Parma alle prese con profonde trasformazioni sociali, una attività d’impresa è possibile”.
Fanno parte della redazione Armando Orlando, Ilaria Ferrari, Erika Ferrari, Enrico Veronese, Lorenzo Pietralunga e Francesco Magnani.