La reazione del Secolo d’Italia: “coinvolto per due motorini rubati trovati in casa”

Giornalista arrestato per tentata rapina

ROMA – Con l’accusa di tentata rapina in concorso e ricettazione, un giornalista del Secolo d’Italia, è statto tratto in arresto dai carabinieri di Manziana, in provincia di Roma. Secondo Repubblica.it, l’arresto, secondo quanto riferito, è scattato al termine di un’indagine dei militari che ha visto finire in manette anche un operatore ecologico, residente a Roma. L’uomo, Antonio Pannullo, 55 anni, secondo l’accusa avrebbe tentato di mettere a segno una rapina nella “Cassa di risparmio di Civitavecchia” assieme ad altre tre persone, attualmente ancora ricercate. Nella casa del reporter i carabinieri di Viterbo hanno sequestrato due scooter, risultati rubati, e una pistola giocattolo modificata.


La reazione dei colleghi del giornalista arrestato, in una nota diffusa in serata: “Il Secolo d’Italia ha appreso con stupore dell’arresto di Antonio Pannullo, dipendente del giornale da oltre vent’anni. Da un colloquio con l’avvocato è emerso che il coinvolgimento nell’indagine nasce perché nella casa del collega sono stati trovati due motorini rubati lasciati lì da due persone attualmente ricercate. Questi ultimi erano seguiti dalla polizia che sospettava un loro progetto per rapinare la banca di Manziana”.
“Secondo la difesa – prosegue la nota del Secolo – uno dei due era effettivamente un conoscente di Pannullo, che ha accettato di custodire i motorini solo per cortesia, perché la giornata era piovosa, non conoscendo affatto i piani del suo amico né la provenienza furtiva dei mezzi. La rapina non ha poi avuto luogo ma le forze dell’ordine hanno proceduto all’arresto e alla perquisizione dell’abitazione di Pannullo: la pistola ivi rinvenuta sarebbe effettivamente un giocattolo ad aria compressa dei figli del nostro collega. Il Secolo, che ha scoperto l’accaduto solo dalle notizie di agenzia, auspica che emerga la totale estraneità del collega dai reati contestatigli. Si riserva comunque di prendere gli opportuni provvedimenti a tutela della onorabilità del giornale”.

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