ROMA – “Dopo quello di Tiziana Ferrario, al Tg1 si profila un nuovo caso”. Lo ha detto il segretario generale della fnsi, Franco Siddi, nel corso della conferenza stampa di presentazione del XXVI Congresso della Stampa.
Ribadendo che il caso Ferrario “è un’intollerabile discriminazione, ancora più intollerabile perché avvenuta nel servizio pubblico”, Siddi ha sottolineato che “è una sentenza che parla a tutti. Un ammonimento per chi, anche in Rai, pensa che i giornalisti vadano condotti per mano e per l’orecchio”.
A giudizio del segretario generale della Fnsi, infatti, “quella che ha subito la Ferrario è stata un’odiosa discriminazione. È intollerabile che si dica che non si possono svolgere determinate mansioni se si è donna e si ha più di 50 anni, ed è incredibile che ciò avvenga nel servizio pubblico, dove si pagano persone senza farle lavorare”. Quindi la notizia del nuovo caso: “Mi ha telefonato un’altra collega del Tg1, che mi ha prefigurato addirittura una situazione di mobbing: dovrò esaminare il suo caso approfonditamente”.
Ribadendo che il caso Ferrario “è un’intollerabile discriminazione, ancora più intollerabile perché avvenuta nel servizio pubblico”, Siddi ha sottolineato che “è una sentenza che parla a tutti. Un ammonimento per chi, anche in Rai, pensa che i giornalisti vadano condotti per mano e per l’orecchio”.
A giudizio del segretario generale della Fnsi, infatti, “quella che ha subito la Ferrario è stata un’odiosa discriminazione. È intollerabile che si dica che non si possono svolgere determinate mansioni se si è donna e si ha più di 50 anni, ed è incredibile che ciò avvenga nel servizio pubblico, dove si pagano persone senza farle lavorare”. Quindi la notizia del nuovo caso: “Mi ha telefonato un’altra collega del Tg1, che mi ha prefigurato addirittura una situazione di mobbing: dovrò esaminare il suo caso approfonditamente”.