GENOVA – Prosegue la “wikileaks” alla genovese con una nuova fuga di documenti dall’ufficio dell’avvocato genovese Vincenzo Roppo, pubblicati dal sito Indymedia. In questo caso si tratta di una lettera inviata alla società di revisione Reconta Ernst & Young spa e alla Syndial (gruppo Eni). Già in passato il sito aveva pubblicato documenti provenienti dall’ufficio dell’avvocato e questi aveva presentato denuncia, tanto che la procura di Genova ha aperto un fascicolo.
Nel carteggio l’avvocato scrive alla Reconta Ernst & Young spa e alla Syndial in merito a un risarcimento milionario chiesto dalla presidenza del Consiglio dei ministri e dal ministero dell’Ambiente per il distastro ambientale causato nel 1984 da uno stabilimento Eni ad Avenza, in provincia di Massa Carrara, e per cui è in corso una causa civile alla Corte di appello di Genova.
Secondo quanto si legge nel documento pubblicato “nell’ambito della suddetta causa, hanno rivolto domande nei confronti di Syndial sia il ministero dell’Ambiente (risarcimento del danno ambientale di 93,3 milioni di euro), che la presidenza del Consiglio (rimborso delle spese di bonifica sostenute) e il Comune di Carrara (risarcimento dei danni morali e materiali in misura pari a circa 235 milioni di euro e condanna al ripristino dello stato dei luoghi)”.
Nuova fuga di documenti dall’ufficio dell’avvocato genovese Vincenzo Roppo