CAGLIARI – “I rapporti corretti tra politica e informazione sono fondati sul riconoscimento reciproco dei ruoli svolti nella società”. Lo affermano, in un comunicato congiunto, i presidenti dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna e dell’Associazione della Stampa Sarda, Filippo Peretti e Francesco Birocchi, in riferimento al rinvio “neppure motivato, della conferenza stampa di fine anno del Presidente della Regione Sarda (già fissata per il 30 dicembre scorso e ora per domani 4 gennaio), che ha impedito ai giornalisti di informare con completezza, come avrebbero voluto, l’opinione pubblica”.
Birocchi e Peretti ricordano che “la conferenza stampa di fine anno del Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, è infatti una tradizione che si ripete da più di tre decenni e consente ai sardi di avere un quadro complessivo dell’azione della Regione nell’anno appena trascorso. Si tratta di un appuntamento ormai istituzionalizzato fra il Presidente e i giornalisti che si è sempre svolto in un clima di totale trasparenza. E non può essere sostituito da interviste che il Presidente può concedere, come è suo diritto naturalmente, con singoli organi di informazione. Ruolo politico e ruolo istituzionale costituiscono ambiti distinti”.
Ordine dei giornalisti della Sardegna e Associazione della Stampa Sarda, “nel rammaricarsi per quanto accaduto”, si rivolgono al Presidente della Regione perché, “con la sensibilità più volte dimostrata, eserciti il suo ruolo istituzionale anche mettendo tutti i giornalisti nelle condizioni di svolgere il loro diritto-dovere di informare”.
Protestano Ordine dei giornalisti della Sardegna e Associazione della Stampa Sarda