La Corte dei conti intima ai dirigenti Rai il pagamento di 110mila euro per vicenda Santoro

Editto bulgaro, condanna per Saccà e Marano

Michele Santoro

ROMA – La Corte dei conti ha condannato Agostino Saccà e Antonio Marano, all’epoca direttore generale e direttore di Raidue, al pagamento di 110 mila euro ciascuno per la vicenda Santoro allontanato dalla Rai per l”Editto Bulgaro”.
All’epoca Santoro, tramite il suo legale Domenico D’Amati, aveva presentato un esposto per il danno erariale che sarebbe derivato all’azienda dalla non utilizzazione del conduttore.
“La richiesta della Procura – spiega l’avvocato di Saccà, Federico Tedeschini, – era di 1 milione e 800 mila euro, sono curioso di leggere la motivazione della condanna perchè è difficile da spiegare. E’ singolare che un presunto danno erariale possa essere ridotto ad un decimo. Ho la sensazione che la Corte dei conti abbia voluto conciliare le richieste del Procuratore con le difese spiegate da Saccà e Marano”.
“Non risco a comprendere dove abbiano trovato il danno – prosegue il legale di Saccà – se non ha sbagliato non doveva pagare niente. Ricorreremo in appello”.
“Per noi è stata una vittoria – conclude Saccà – mi ero comportato in buona fede e la Corte dei Conti mi ha dato ragione”.

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