Mikhail Beketov
MOSCA – Circa 150 manifestanti si sono radunati oggi in Piazza Pushkin, nel centro di Mosca, affrontando neve e freddo, per chiedere la fine delle violenze contro i giornalisti e i militanti per i diritti umani in Russia e per chiedere che siano trovati i colpevoli delle aggressioni.
Fra i dimostranti anche il giornalista Mikhail Beketov, in sedia a rotelle dopo l’amputazione di una gamba, vittima di un’aggressione due anni fa mentre stava occupandosi del controverso abbattimento della foresta di Khimki, presso Mosca, per la costruzione di un’autostrada.
Alcuni striscioni recavano le scritte “No all’autoritarismo!”, “Per la nostra e la vostra libertà”, e “Basta con la costruzione di inchieste fasulle” per incarcerare gli oppositori.
I manifestanti hanno chiesto la fine delle intimidazioni contro la stampa e i difensori dei diritti civili e umani e la fine della corruzione, anche se uno degli oratori intervenuti si è detto “certo che questi crimini continueranno”.
Fra i casi recenti di aggressioni a giornalisti, quella a Oleg Kashin, cronista del Kommersant, brutalmente pestato da sconosciuti i primi di novembre.
