“Dagli inizi degli anni '90 la Lega ha denunciato le infiltrazioni mafiose al nord”

Maroni contro Saviano: “Lo querelo”

Roberto Saviano

Roberto Maroni

ROMA – «Saviano dice “il ministro parla come il boss Sandokan Schiavone”, mi paragona al boss della camorra. Io non voglio credere che abbia detto queste cose e mi aspetto un’immediata smentita perché se avesse davvero detto una cosa del genere potete immaginare la gravità. Non ci voglio credere, confido in un refuso. Chiedo a Saviano di smentire questa sua affermazione, riservandomi ovviamente ogni azione utile». Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, replica così a Roberto Saviano.
«Qualche tempo fa – ricorda Maroni – Saviano ha scritto “Maroni è il miglior ministro dell’Interno di sempre”. Oggi arriva a dire che sono paragonabile al più sanguinario dei boss della camorra. Io mi auguro davvero che voglia smentire questa affermazione. Che qualcuno l’abbia scritta ma che lui non la pensi davvero perché se fosse così sarebbe una situazione difficile da sostenere».
«Io sono stato il ministro dell’Interno che ha istituito a Milano, sei mesi fa, una commissione speciale per vigilare sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nell’Expo, ho introdotto una legge che introduce la tracciabilità di tutti i pagamenti di tutti gli appalti pubblici. La Lega – ricorda il ministro – è stato il partito che agli inizi degli anni ’90 ha denunciato le infiltrazioni al nord. Tutti lo sanno».
Il ministro conferma, poi, di voler replicare in tv alle parole di Saviano. «Ho scritto una lettera al cda Rai per chiedere come ministro dell’Interno uno spazio in televisione per poter replicare a delle affermazioni sulla mafia che non corrispondono al vero. Credo che la Rai abbia dato accesso a tutti e quindi francamente mi pare inverosimile che al ministro dell’Interno venga negato uno spazio in tv per parlare della lotta alla mafia che sta facendo».
A difendere il ministro scende in campo poi il Tg5 che oggi nell’edizione delle 13 ha fatto un “controelenco” seguendo le “liste” che hanno caratterizzato, tra le polemiche, la puntata dell’altra sera di “Vieni via con me”, condotta da Fabio Fazio e Roberto Saviano. Sulle note della canzone “Vieni via con me” di Paolo Conte, è stata diffusa la lista dei 28 superlatitanti di mafia, camorra, ‘ndrangheta e Sacra corona unita, “arrestati grazie al lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura, negli ultimi due anni mezzi con il governo Berlusconi, ministro dell’Interno Roberto Maroni”.
Questi i superlatitanti catturati che facevano parte dell’elenco del Viminale dei 30 ricercati più pericolosi: Giuseppe Coluccio, Patrizio Bosti, Giuseppe De Stefano, Pietro Criaco, Giuseppe Setola, Giovanni Strangio, Raffaele Diana, Salvatore Coluccio, Antonio Varano, Antonio Pelle, Salvatore Miceli, Rosario De Stefano, Carmelo Barbaro, Santo La Causa, Salvatore Russo, Pasquale Russo, Luigi Esposito, Domenico Raccuglia, Gaetano Fidanzati, Giovanni Nicchi, Raffaele Arzu, Paolo Di Mauro, Nicola Panaro, Giovanni Tegano, Giuseppe Falsone, Cesare Pagano, Frango Li Bergolis, Gerlandino Messina.
La maggioranza fa quadrato attorno al ministro e punta il dito contro lo scrittore di Gomorra. “Evidentemente Saviano ha perso la testa. Le sue battute che tendono a stabilire una equiparazione tra Sandokan e Maroni, fra la Lega e la camorra, sono inaccettabili e inquietanti. Consapevolmente o no, per fare audience o per altro, Saviano sta distribuendo veleni a destra e a sinistra” afferma il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto.
Per Alfredo Mantovano, sottosegretario di Stato all’Interno, deve essere “chiaro, perfino su Rai 3, quello che in Italia oggi è evidente anche alle pietre: che Schiavone detto Sandokan è una delle espressioni di quel male radicale che è la mafia, e Roberto Maroni è il miglior ministro dell’Interno della storia d’Italia, come ha riconosciuto non più tardi di qualche settimana fa un certo Roberto Saviano”. E Amedeo Laboccetta, deputato del Pdl e membro della commissione Antimafia, chiede a Fini e ai finiani “che pur di fare una comparsata in tv hanno svenduto i valori della destra sulla legalità” di schierarsi: “Sono dalla parte del ministro degli Interni o di Saviano?”.

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