Internet è ormai un business anche in Italia - L’incremento maggiore si registra al centro sud

Web: crescono del 25% le imprese attive

MILANO – Crescono del 25% le imprese attive in Italia per quanto riguarda le vendite su internet, arrivando a 6896 nel terzo trimestre 2010. A guidare la classifica c’è la Lombardia, dove ha sede circa un’impresa su 5 (18,5%), ma fanno bene anche Lazio (12,8%), Campania (8,6%) ed Emilia Romagna (8,1%). I dati emergono da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, che evidenzia come siano al centro sud le regioni che in percentuale crescono di più in un anno: Molise, +33,3%, Marche, +30,5%, Basilicata + 30%.
Tra le province Roma è prima con 712 imprese, seguita da Milano con 578, Torino con 345, Napoli con 310 e Bologna con 160, mentre sono estremamente vari i prodotti venduti, visto che si va “dagli oggetti più tradizionali come abbigliamento e oggettistica per la casa ai prodotti tipici della Scandinavia, agli animali di piccola taglia, all’abbigliamento militare, ma c’è anche chi si dedica alla vendita esclusiva di pannolini per bambini, quadri di artisti contemporanei, magliette personalizzate, the e infusi, lana e filati esteri o lenti a contatto colorate”, come spiega una nota. Online, continua ancora il comunicato, “si litiga e si fa pace”.
“Il 29% delle domande di conciliazione depositate nel 2010 con RisolviOnline, il servizio online di risoluzione delle controversie della Camera arbitrale di Milano, azienda speciale della Camera di commercio, riguarda proprio acquisti su internet”. Si tratta di numeri in crescita rispetto a 2009 e 2008, quando gli acquisti sul web pesavano rispettivamente il 26% e il 21%. Tra i siti che per risolvere le controversie con i propri utenti si rifanno al servizio RisolviOnline della Camera arbitrale di Milano, E-bay, il Touring Club, la Federazione Italiana Giuoco Calcio e, se nella controversia è coinvolto un consumatore, il servizio è gratuito fino al 31 dicembre. Dal 2002, anno della nascita del servizio, sono state gestite a oggi circa 750 domande di conciliazione online di cui 188 depositate nel 2009 e 133 nei primi mesi del 2010. Al centro delle dispute l’e-commerce e commercio tradizionale (42%), i trasporti (31%) e il turismo (13%).

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