GINEVRA – L’Unione Europea di Radiodiffusione ha espresso “shock e allarme per i recenti attacchi contro i giornalisti russi”. L’Ebu (European Broadcasting Union) ha esortato le autorità russe a “garantire che tutti i giornalisti che lavorano in Russia siano autorizzati a svolgere i propri compiti professionali, senza rischio di violenza”. L’Ebu ricorda i casi di Oleg Kashin del quotidiano Kommersant, aggredito davanti alla sua casa di Mosca, sabato scorso; Anatoly Adamchuk, reporter per il Vesti Zhukovskie, attaccato da due uomini mentre stava lasciando gli uffici del suo giornale, lunedì scorso.
L’Assemblea annuale di Ebu News, che riunisce tutte le principali emittenti di servizio pubblico europee (86 media di 56 paesi), ha accolto con favore la condanna del presidente russo Dmitri Medvedev per l’aggressione subita da Kashin. Tuttavia, ha rilevato con preoccupazione che 19 giornalisti sono stati uccisi in Russia dal 2000 e 18 di questi casi rimangono irrisolti. Da qui la “condanna per la violenza contro i giornalisti” e l’invito ai governi in tutto il mondo ad “indagare su tutti i casi di violenza contro i giornalisti e consegnare alla giustizia i responsabili”.
Dal 2000 sono stati uccisi in Russia 19 giornalisti: 18 casi restano irrisolti