L'appello di Franco Siddi a tutti i colleghi per ricordare i giornalisti uccisi o minacciati

5 novembre: un minuto di silenzio nelle redazioni

ROMA – La prossima sarà la settimana mondiale del giornalismo impegnato a tutelare la propria funzione nelle società democratiche, nella promozione del valore dell’informazione come bene pubblico. I sindacati dei giornalisti aderenti alla Federazione Europea hanno fissato la data di chiusura delle manifestazioni nazionali per il 5 novembre prossimo.
In Italia, la Fnsi coglie l’opportunità dell’incontro programmato per il 4 novembre a Roma (nella sede di Corso Vittorio Emanuele, 349) per la presentazione, insieme ad Ordine, Inpgi, Casagit e Fondo Pensione Complementare, del rapporto “Lsdi” sui mutamenti che sono intervenuti nella professione giornalistica negli ultimi 25 anni. Al centro dell’incontro, la focalizzazione delle condizioni indispensabili per assicurare qualità e correttezza dell’informazione nel rispetto della dignità professionale. La lotta al lavoro precario, ad esempio, assume per la Fnsi una valenza prioritaria, nella convinzione che qualsiasi giornalista costretto a lavorare in condizioni di povertà e di forti pressioni improprie sia un vero e proprio allarme democratico e sociale.
Alla presentazione del rapporto sulla popolazione giornalistica in Italia si aggiungerà, pertanto, la rinnovata azione di solidarietà professionale per affrontare, con azioni di promozione e tutela, le sfide che gravano su tutti i giornalisti.
In linea con quanto avverrà in tutta Europa, inoltre, nella stessa giornata del 5 novembre vi invitiamo a promuovere, almeno in tutti i luoghi di lavoro, un minuto di silenzio per ricordare i giornalisti uccisi o pesantemente intimiditi o minacciati, in tutto il mondo, dalle mafie, dalla criminalità organizzata, da centrali del terrore, ridotti al silenzio da regimi liberticidi, caduti nei teatri di guerra.

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