Le nuove tecnologie provocano un calo di vendite e un’emorragia di inserzioni pubblicitarie

Quotidiani: crisi nera negli Stati Uniti

NEW YORK – La diffusione di quotidiani negli Stati Uniti è continuata a calare nel primo semestre dell’anno, confermando la crisi di un settore che vede un’emorragia di insezioni pubblicitarie e l’emergere della competizione di nuove tecnologie. Secondo l’Audit Bureau of Circulations, un’associazione del settore, la circolazione media nei giorni feriali di 635 quotidiani presi in esame è calata del 5% da aprile a settembre rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il calo è però rallentato rispetto alle precedenti rilevazioni. Nei sei mesi terminati il 31 marzo era stato dell’8,7%, mentre a fine settembre 2009 si era registrata una flessione dell’11% rispetto all’anno precedente.
Tra i grandi quotidiani nazionali, la circolazione di Newsday è scesa del 12%, mentre il San Francisco Chronicle dell’11 per cento.
Il rapporto mostra che il Wall Street Journal ha mantenuto la leadership come quotidiano più diffuso degli Stati Uniti. La circolazione giornaliera del quotidiano di News Corp, che include anche gli abbonati online, è aumentata dell’1,8% a 2,1 milioni di copie. Il Journal negli ultimi tempi ha superato Usa Today, che è ora al secondo posto, ma che ha comunque registrato un calo del 3,7% con 1,8 milioni di copie. In terza posizone il New York Times, con un declino del 5,5% di copie vendute ogni giorno, a 876.638.

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