L’Agcom riscontra “forte squilibrio” nei telegiornali e diffida Tg1, Tg4 e Studio Aperto

TG sbilanciati a favore del Governo

Silvio Berlusconi

ROMA – La Commissione Servizi e Prodotti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha esaminato ieri i dati relativi al monitoraggio per il periodo luglio-agosto-settembre 2010 riscontrando “un forte squilibrio nel tempo dedicato dai telegiornali TG1, TG4 e Studio Aperto a favore della maggioranza e del Governo”. L’Agcom ammonisce che “qualora tale squilibrio perdurasse verranno adottati ulteriori provvedimenti”.

“Il TG1 non rispetta neanche le regole formali”, dichiara a tal proposito Paolo Gentiloni, responsabile comunicazioni del Partito Democratico. “La diffida di Agcom – sottolinea Gentiloni – conferma che, anche sul piano formale, il TG1 è ormai diventato una voce della maggioranza, e anche tra le più faziose”.
“L’accostamento al TG4 e a Studio Aperto parla da sé”, prosegue il responsabile comunicazioni del Pd: “La testata che aveva sempre rappresentato la voce dell’informazione istituzionale è stata ridotta alla stregua di un organo militante e di parte. Un danno immenso – conclude Gentiloni – per la Rai e per i tanti professionisti di qualità che ci lavorano”.

Per il capogruppo dell’Italia dei Valori in commissione di Vigilanza Rai, Pancho Pardi, ‘“si tratta del secondo richiamo in pochi mesi dopo un’ammenda rifilata già una volta al Tg di Minzolini per la violazione della par condicio in campagna elettorale. Dopo le nostre ripetute denunce – afferma Pardi – finalmente l’Agcom batte un colpo e si accorge del clamoroso squilibrio del Tg1 e delle reti Mediaset a favore della maggioranza e del governo”.
“Vedremo – afferma l’esponente dell’Idv – se Masi comincerà finalmente a garantire una informazione equilibrata o continuerà, come ha fatto in questi due anni, a spegnere le poche voci libere che resistono in Rai. Certo, se la risposta alla diffida dell’Agcom è la querela di Berlusconi per diffamazione a Report, vuol dire che abbiamo fatto proprio bene a denunciare, nei giorni scorsi, la gravissima situazione dell’informazione italiana al Relatore Speciale dell’Onu per la promozione e protezione della libertà d’espressione e alla Rappresentante dell’Osce per la Libertà dei Media. E’ del tutto ovvio che alla nostra solidarietà a Milena Gabanelli e la sua redazione uniremo il nostro sostegno con iniziative parlamentari”.
Il sen. Fabrizio Morri, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza, ritiene che “la diffida emanata dall’Agcom a carico del Tg1, oltre al richiamo ai purtroppo consueti Tg4 e Studio Aperto, conferma che quando l’opposizione denuncia il fatto che quello che era il più autorevole telegiornale italiano da troppo tempo ormai nasconde le notizie o le propone in modo squilibrato si afferma una cosa vera. C’è da augurarsi – aggiunge Morri – che ora i responsabili di queste testate siano ricondotti a quell’amore per la professione giornalistica che dovrebbe essere caratterizzata dalla completezza delle notizie, dall’imparzialità e dall’equilibrata rappresentazione della realtà”.

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