WASHINGTON – Dopo i segreti sulla Guerra in Afghanistan diffusi a luglio, Wikileaks pubblicherà lunedì 400 mila documenti riservati del Pentagono sull’Iraq. La Difesa Usa, stavolta, non intende farsi prendere alla sprovvista ed ha organizzato una taskforce di 120 persone per accertare se nello sterminato data base sul conflitto iracheno ci sia qualcosa di scottante.
L’obiettivo è “determinare quale potrebbe essere il possibile impatto”, ha spiegato il colonnello David Lapan, dell’ingente massa di documenti riservati, quasi 6 volte i 77.000 file resi noti sul conflitto afghano dal 2004 al 2009.
Il Pentagono teme che tra i documenti ci possano essere rapporti sugli attacchi contro le forze di sicurezza o, peggio, contro i civili iracheni. Lapan, chiarendo di non avere idea cosa Julian Assange abbia in mano, ha intimato a Wikileaks – “in manutenzione” dal 29 settembre – di restituire “al legittimo proprietario” i documenti di cui il sito web è entrato in possesso.
Wikileaks pubblicherà lunedì altri documenti sulla guerra in Iraq