Il direttore del Tg5, Clemente Mimun: "Se qualcuno ti vuole ammazzare lo fa lo stesso''

“Ricevo minacce ma non voglio la scorta”

Clemente Mimun

ROMA – ”Se fossi direttore di Raiuno cancellerei Sanremo e Miss Italia”. Così il direttore del Tg5, Clemente Mimun, lancia una provocazione sul numero di ”Chi”, in edicola domani. E del presidente della Rai, Paolo Garimberti, che in passato come lui diresse il Tg2, Mimun dice: ”Mi proposero di fare il presidente nel 2002. Risposi che a 49 anni avevo ancora voglia di lavorare, quelle cose lì possono piacere a Garimberti, che ha ancora il tempo di andare al circolo come vent’anni fa”.
”Ci sono quelli che stanno sul pezzo – dice Mimun – e quelli che vanno al circolo. Ma lo dico con ammirata invidia verso Garimberti, non so organizzare il mio tempo”. E sul TgLa7 di Mentana il direttore del Tg5 aggiunge: ”Enrico non fa tg schierati, fa il tg che lo intriga ogni giorno. E rovescia gli schemi, su 30 minuti di trasmissione ne appare 20. La gente non guarda il tg, guarda l’Enrico Mentana show. Un prodotto interessante e affidabile”. I migliori giornalisti tv? Sono ”Mentana e Mimun – risponde – e mi piacerebbe rivedere Sposini nei telegiornali”.
Mimun, infine, difende il direttore del Tg1, Augusto Minzolini, dalle critiche degli ultimi mesi e svela un retroscena inedito: ”Sono solidale con lui perché so cosa significa, so che si lavora male, ma quella che fanno a lui è una guerra da dilettanti rispetto a quella che fecero a me. Ricordo le minacce subite, che peraltro continuano, che non ho mai reso pubbliche per evitare – conclude – di avere la scorta. Tanto se qualcuno ti vuole ammazzare lo fa lo stesso”.

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