Gero Grassi: “Etica e deontologia non possono essere a servizio del potere"

Urge legge sul conflitto d’interessi

Gero Grassi

ROMA – ”Una legge sul conflitto d’interessi non è più prorogabile. Se questo governo non ha nessun ‘interesse’ a realizzarla, il prossimo governo dovrà pensare ad essa, come ad un atto propedeutico ed irrinunciabile.
Quanto è emerso in questi giorni in merito al caso, ancora tutto da chiarire, che coinvolge il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ed il quotidiano ‘Il Giornale’, evidenzia la necessità oggettiva di regole chiare, che limitino al massimo la commistione tra politica ed informazione”. Ad affermarlo è Gero Grassi, Pd, vicepresidente della commissione Affari Sociali della Camera dei deputati.
”Non è possibile utilizzare i mezzi d’informazione per indirizzare la politica. Nè è concepibile – aggiunge Grassi – utilizzare la politica per imporre linee editoriali ai giornali. L’etica e la deontologia non possono essere a servizio del ‘potere’. Per questo motivo non è possibile che in un Paese democratico chi è a capo del Governo sia nel contempo a capo di moltissime realtà editoriali. Il conflitto d’interessi è oggettivo”.

”Utilizzare poi le inchieste giornalistiche sempre e solo contro qualcuno, non rende giustizia alle persone oggetto delle inchieste, tantomeno ai lettori a cui viene sottoposta una informazione parziale e politicamente schierata” sottolinea Grassi che aggiunge: ”Le regole servono a stabilire criteri che rendano più giusto e sereno l’agire per tutti. E’ ora che si ponga in cima alla programmazione dell’agenda politica, una legge sul conflitto d’interessi e si apra una riflessione sull’etica dell’informazione, che non può ‘sparare a zero’ sulle persone, distruggendo uomini e donne al solo scopo, molto spesso, di alzare il tono della discussione, per essere più appetibili in edicola”.

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