Gli oppositori di Iacopino conquistano la Commissione Giuridica, ma prevale il "volemose bene"

Odg: tranquilli, c’è posto per tutti

Andrea Vianello

Enzo Iacopino

ROMA – Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti ha bocciato la “lista” di candidati alla Commissione Giuridica che si richiama al presidente Enzo Iacopino. Su sette componenti, quattro sono stati, infatti, conquistati dallo schieramento di opposizione guidato da Giorgio Balzoni. Del “pizzino” Iacopino sono passati solo Ezio Berard con 81 voti, Angelo Baiguini 65 e Vincenzo Cimino 63. Dell’opposizione: Pierpaolo Bollani 61, Gianfranco Ricci 56, Giuseppe Errani 54 e Marco Politi 51. Quest’ultimo, ha avuto la meglio su Francesco Nota Cerasi (che ha riportato lo stesso numero di voti), soltanto grazie all’anzianità di iscrizione all’Ordine. Alle loro spalle Antonio Borra 47 e Sabrina Talarico 39.
Tutto, o quasi, secondo copione, invece, nelle commissioni minori. Nella “Culturale”, l’opposizione è riuscita a piazzare due uomini nelle prime tre posizioni (Gegia Celotti 70 ed Andrea Vianello 67), mentre la maggioranza ne ha conquistati cinque: Andrea Merkù 72, Silvano Bertossi 64, Alberto Lazzarini 64, Mimmo Marcozzi 57 e Franz Foti 61. Non ce l’ha fatta, invece, Giuseppe Vecchio, che ha riportato 55 preferenze. Infine, nella Commissione Amministrativa, l’opposizione è riuscita a piazzare Pier Luigi Boroni, con 55 voti, mentre la maggioranza ha conquistato gli altri quattro: Santino Franchina 97, Natalino Bianco 68, Luigi Marra 67 e Vito Scisci 58. Primo dei non eletti Giuseppe Bicci con 52 voti.
Le tre Commissioni elette nella sessione del Consiglio nazionale, tenutasi da martedì a venerdì scorsi, vanno ad aggiungersi alla Commissione Ricorsi, eletta nel luglio scorso, della quale fanno parte il presidente Michele Partipilo, il vice Pino Anzalone, il segretario Elio Donno ed i componenti Dario De Liberato, Toni Cembran, Ida Baldi e Saverio Paffumi. Le cariche sono annuali e, l’anno prossimo, così come quello successivo, dovranno essere rinnovate.
Da ricordare, infine, come riportato il 7 settembre scorso da Giornalisti Calabria, che all’insegna del “volemose bene” è stato, invece, nominato il Comitato Tecnico Scientifico previsto dal “Quadro di indirizzi per il riconoscimento, la regolamentazione e il controllo delle scuole di formazione al giornalismo”. Contrariamente alle Commissioni Consultive, il cui numero è fissato dalla legge, i “gruppi di lavoro” sono liberi sia nel numero che nell’originalità. Nel Comitato Tecnico Scientifico sono stati addirittura nominati 20 componenti.
Quindi, tranquilli, c’è posto per tutti. I gruppi esistenti sono: Giornale nella Scuola, Giornalisti pubblicisti, Gruppi di specializzazione, Informazione e minori, Informazione e sport, La multimedialità, Lavoro economico, Piccola editoria, Precariato, Pubblicità e informazione, Uffici Stampa, e soprattutto: Council Europei, Emigrazione, Est e Balcani, Giornalisti italiani residenti all’estero, Relazioni con colleghi cinesi. Questi ultime, naturalmente, implicano necessari ed inevitabili approfondimenti all’estero.
Ligio al dovere, il primo gruppo ha già scrupolosamente “approfondito” in Cina. Dunque, non ci resta che attendere, impazienti, le relazioni sulla terra dei mandarini che la spedizione italiana, certamente, provvederà a diffondere per elevare il livello etico e deontologico dell’Ordine dei giornalisti italiani ed offrirci interessanti spunti sulla libertà di stampa.

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