PARIGI – ”In fin dei conti è bastato ben poca cosa per scuotere i due colossi dell’informazione televisiva italiana che sono il Tg delle 20 di Rai Uno e quello di Mediaset, il Tg5”. Poca cosa, cioè, ”un po’ più di obiettività”. Così “Le Monde”, in un articolo intitolato ”il Tg che ridà libertà in Italia”, racconta il ritorno di Enrico Mentana in televisione. Un “come back” del giornalista che ha obbligato Tg1 e Tg5 a concedere ”un po’ della loro audience – cinque punti in meno per il primo e sei per il secondo – a quello di La 7, rilanciato, guidato e presentato dal giornalista Enrico Mentana, che ha raggiunto quasi il 10% in due settimane, ossia quasi la metà della quota di ognuno dei due concorrenti”.
Mentana, scrive il quotidiano francese, ”non presenta solo i fatti, li riordina e li inserisce in un contesto. Insomma fa del giornalismo mentre molti dei suoi pari nominati direttamente dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si attengono agli ordini. La crescita del Tg di L7, canale di proprietà di Telecom Italia, appare quasi come un fatto politico. Un atto di resistenza”. La crisi aperta tra Silvio Berlusconi e il suo rivale Gianfranco Fini, rileva ancora “Le Monde”, ”ha fornito a Mentana l’occasione di soddisfare una parte degli italiani, stanchi dalla propaganda e assetati di spiegazioni”.