Garimberti: “Ha valicato i limiti”. Il direttore replica: “Rispettoso degli organi istituzionali”

Il nuovo caso Minzolini

Elisabetta Stefanelli (Ansa)

Mauro Masi

Sergio Zavoli

ROMA – L’editoriale del direttore del Tg1, Augusto Minzolini, dedicato ai problemi della maggioranza e all’ipotesi di voto, scatena uno scontro tra i vertici Rai con il presidente Garimberti che scrive al direttore generale per chiedere “un intervento diretto e immediato” e Masi che respinge al mittente le accuse di mancanza di pluralismo del Tg1.
Dice la sua anche il presidente della Vigilanza, Sergio Zavoli: “E’ fuori e lontano dal ruolo assegnato al Tg1 nell’ambito del Servizio pubblico e dei suoi doveri – sostiene – addentrarsi con la perentorietà di un editoriale in questioni di così delicata rilevanza politica e costituzionale, che richiederebbero un rigore speciale, cioè pluralismo, quindi completezza, e misura, quindi responsabilità. Ciò non è accaduto nel Tg1 dell’altra sera, nel corso del quale si è configurata una sorta di invasione di campo nelle istituzioni, dal Parlamento fino al Presidente della Repubblica”.
Intanto, a Viale Mazzini il presidente Paolo Garimberti prendeva carta e penna per scrivere al direttore generale Mauro Masi e spiegare che a suo avviso “ci sono dei limiti che soprattutto l’informazione del servizio pubblico non può valicare. Ieri purtroppo sono stati valicati: ci sono stati nell’intervento del direttore Minzolini giudizi inopportuni in quanto invasivi delle competenze e responsabilità di soggetti politici e istituzionali, giudizi che impegnano il servizio pubblico e che non competono all’informazione della Rai”. Garimberti – a quanto ha appreso l’Ansa – chiede a Masi “un intervento diretto e immediato”.
Pur non contestando, in linea di principio – scrive ancora – “il diritto di un direttore di esprimere opinioni sull’attualità”. Ma è convinto il presidente che “la delicata situazione politica, istituzionale, economica e sociale che sta attraversando il Paese richiede oggi un supplemento di attenzione da parte degli operatori del servizio pubblico. In questo complesso momento la Rai deve essere sempre al di sopra di ogni sospetto, ancorata a quei principi cardine richiamati dalla Commissione parlamentare di vigilanza e dai documenti aziendali, lontana da ogni ambiguità per riconfermarsi punto di riferimento dei cittadini che hanno il diritto di essere correttamente informati”. Masi gli risponde con un’altra lettera in cui sottolinea che non condivide la preoccupazione sulla mancanza di pluralismo del Tg1, né ha “rinvenuto sinora elementi tecnico/fattuali che la dimostrino”.
Ma il direttore generale spiega anche di condividere pienamente l’altra affermazione di Garimberti, ovvero che “tutti gli operatori dell’informazione del Servizio Pubblico Radiotelevisivo, ma più in generale tutti quelli che vi lavorano, debbano astenersi dall’esporre l’Azienda a interventi anche di tipo sanzionatorio da parte degli organi di controllo”. E ciò a suo avviso “deve estendersi a tutte le trasmissioni in palinsesto”. Insomma, il tema si allarga all’informazione Rai più in generale tanto che presidente e direttore generale concordano che se ne parlerà nel prossimo consiglio d’amministrazione, che dovrebbe svolgersi la prossima settimana.
Il primo dopo lo pausa estiva. Da parte sua il direttore del Tg1, Augusto Minzolini, spiega: “Io sono sempre stato rispettoso delle prerogative degli Organi Istituzionali a cominciare da quelle del Capo dello Stato”. Ma aggiunge: “Una lettura attenta ed obiettiva dell’editoriale di ieri l’altro lo dimostra ancora una volta. Il rispetto delle prerogative degli Organi Istituzionali non significa però che non si possano dare valutazioni sulla situazione politica ed i suoi sviluppi. Del resto, al di sopra di tutto, c’è la Carta Costituzionale con l’art. 21”. La polemica ovviamente travalica Viale Mazzini e il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri ,si augura che la lettera di Garimberti “sia apocrifa”.
“Dubito infatti – aggiunge – che il presidente della Rai possa aver effettivamente scritto un testo lesivo dei principi della libertà di informazione”. Gli risponde, a stretto giro, Matteo Orfini del Pd: “Gasparri è davvero senza vergogna. Lo spettacolo che quotidianamente offre il servizio pubblico occupato è sotto gli occhi di tutti i cittadini che, non a caso, premiano sempre più chi come Mentana fa informazione e non propaganda”. Per il portavoce Pdl, Daniele Capezzone, invece “la risposta del direttore generale Mauro Masi alla lettera del presidente Garimberti è ineccepibile, nel merito

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