Associazione anticamorra
PIGNATARO MAGGIORE (Caserta) – Il giornalista Enzo Palmesano ha presentato un esposto ai consiglieri comunali di Pignataro Maggiore, al ministro dell’Interno e alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli per denunciare un fatto gravissimo: il Comune di Pignataro Maggiore ha paura di mettere le tabelle con la scritta anti-clan sui terreni confiscati alla camorra.
Ecco il testo della denuncia di Enzo Palmesano:
“La gestione dei terreni confiscati alla camorra a Pignataro Maggiore è uno scandalo che si aggrava ogni giorno di più. Voglio qui sottolineare che per quanto riguarda i beni del fascicolo “Vincenzo Simonelli + 3”, a distanza di oltre sette anni e mezzo dall’acquisizione, non ancora l’Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore ha provveduto a far apporre i cartelli con la scritta: “Proprietà del Comune di Pignataro Maggiore – Bene confiscato alla camorra”. Un caso di cui si discusse anche in una riunione tenutasi al Comune il 25 settembre 2008. Preparati finalmente i cartelli nel 2008, impiegando quindi oltre cinque anni e mezzo dall’acquisizione dei terreni (una volta gestiti dall’Acli-Terra e oggi da Libera), gli stessi cartelli hanno fatto una fugace apparizione sui beni confiscati in questione per la passerella del 22 luglio 2010, appoggiarli per terra al fine di scattare qualche foto propagandistica e poi riportarli nella sede del Comando dei Vigili urbani. I terreni confiscati pare che siano solo un pretesto per appalti e sperpero di denaro pubblico, mentre i cartelli che avrebbero un alto valore simbolico con la scritta “Proprietà del Comune di Pignataro Maggiore – Bene confiscato alla camorra” nessuno osa apporli ai confini dei beni del fascicolo “Vincenzo Simonelli +3”. Tanto premesso e narrato, vogliano le Autorità in indirizzo procedere per quanto di competenza, stante la perdurante inerzia dell’Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore che non ha il coraggio o la sensibilità di far apporre i cartelli sui beni confiscati del fascicolo “Vincenzo Simonelli + 3” e preferisce tenere tali cartelli, prudentemente o insensibilmente, nel Comando dei Vigili urbani, a Palazzo Scorpio, assiduamente frequentato da consiglieri comunali, sindaco e assessori”.