REGGIO CALABRIA – La Regione Calabria non smette di stupire con “effetti speciali”. Lunedì scorso abbiamo riferito dei due singolari avvisi di “ricerca”, tra il proprio personale, di sei giornalisti da aggiungere agli otto di cui già dispone l’Ufficio Stampa del presidente della Giunta, Giuseppe Scopelliti. Ovvero della ricerca di un direttore responsabile della testata giornalistica “Calabria Web” nonché responsabile tecnico “Area Comunicazione con i Media” (posto, tra l’altro, già occupato) e di cinque giornalisti professionisti con funzioni di redattore ordinario.
Oggi vi riferiamo di un altro avviso, pubblicato sul sito della Regione Calabria, nella sezione “Gestione del Personale”, sotto la voce “Manifestazione d’interesse”, datato 25 agosto 2010 ed a firma della solita dirigente Rosalia Marasco. La scadenza è fissata 15 giorni dopo la data di pubblicazione, ovvero il prossimo 9 settembre.
La singolarità del bando relativo alla ricerca di “1 redattore multimediale per la progettazione, la realizzazione e la gestione delle News Letter” sta nel fatto che, in questo caso, come del resto è avvenuto per l’assunzione per chiamata diretta dei sette giornalisti più il fotoreporter dell’Ufficio Stampa di Scopelliti, prevede tra i requisiti l’iscrizione “all’Albo professionale dei giornalisti nell’elenco pubblicisti e professionisti”. Sintassi a parte, la “e” sta, naturalmente, per “o”, in quanto non si può essere iscritti in entrambi gli elenchi, c’è da chiedersi perché, a distanza di dieci giorni, lo stesso ufficio “estenda” la partecipazione alla selezione anche ai pubblicisti, pur tenendo ferma la richiesta della “laurea di vecchio ordinamento o specialistica”.
Forse perché per i compiti più delicati è necessario essere giornalisti professionisti e laureati? Se così fosse, perché il buon presidente Giuseppe Scopelliti ha assunto, tra i suoi sette giornalisti e fotoreporter dell’Ufficio Stampa, anche pubblicisti e non laureati?
Sull’argomento, naturalmente, la posizione della Federazione Nazionale della Stampa è chiara, ma è bene ribadirla: il contratto di lavoro giornalistico non fa distinzione tra professionisti e pubblicisti e l’iscrizione all’Albo dei giornalisti non tiene conto della laurea. Anzi, l’art. 33 comma I del CCNL Enti Locali sancisce, addirittura, che “le iscrizioni ad Ordini professionali danno diritto all’inquadramento in fascia D”. Nello specifico, poi, è chiaramente scritto che “il CCNL prevede delle deroghe, quando offre la possibilità di partecipazione alle progressioni verticali del personale interno «anche prescindendo dai titoli di studio ordinariamente previsti per l’accesso dall’esterno…».
Il presidente Giuseppe Scopelliti, se non è a conoscenza di quanto fanno i propri uffici, dovrebbe, dunque, intervenire per rimettere un po’ d’ordine in una situazione a dir poco ridicola.
Ma vediamo, nello specifico, cosa la Regione “cerca” con il nuovo avviso, rivolto sempre ai dipendenti regionali: il Dipartimento n. 3 “Programmazione Nazionale e Comunitaria”, ha la necessità di reperire sette figure professionali: 2 Writer per la redazione dei testi dei prodotti editoriali (cartacei e multimediali) e dei contenuti del Portale “Calabria Europa”; 1 Grafico per la realizzazione della parte grafica dei prodotti editoriali (cartacei e multimediali) e delle pagine web dei Portali delle Autorità di Gestione; 2 Account per l’organizzazione e la gestione delle campagne di comunicazione degli eventi; 1 Redattore multimediale per la progettazione, la realizzazione e la gestione delle News Letter, 1 Web Designer per la manutenzione e lo sviluppo delle funzionalità e delle applicazioni dei Portali delle Autorità di Gestione per la costituzione del Gruppo Tecnico per l’Area Comunicazione Integrata, Eventi e Progetti Strategici Orizzontali-Piani di Comunicazione dei POR Calabria FESR e FSE 2007/13”.
Tra tutte le figure richieste, naturalmente, solo per quella di redattore multimediale viene richiesta l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti. In particolare, i requisiti richiesti sono: “diploma di laurea di vecchio ordinamento o specialistica; iscrizione all’Albo professionale dei giornalisti, elenco pubblicisti e professionisti; almeno tre anni di esperienza in ruoli analoghi. Le competenze richieste al redattore multimediale sono: ottima cultura generale, preferibilmente con conoscenze specifiche dei temi inerenti le politiche comunitarie; capacità di scrittura, capacità di lavorare in gruppo, capacità organizzative; possesso delle competenze tecniche inerenti le fasi di lavorazione dei prodotti editoriali; conoscenza dei principali sistemi operativi, del linguaggio HTML, capacità di lavorare con applicazioni internet; ottima conoscenza della lingua inglese”.
Per la cronaca, è stato pubblicato anche un altro avviso, che naturalmente non richiede l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti, relativo al Dipartimento n. 3 “Programmazione Nazionale e Comunitaria”, che “ha la necessità di reperire un esperto di elevata specializzazione e comprovata competenza ed esperienze professionali, a cui affidare il ruolo di Responsabile Tecnico dell’Area Comunicazione Integrata, Eventi e Progetti Strategici Orizzontali. Il Responsabile Tecnico dovrà svolgere le seguenti attività: provvedere alla redazione dei Piani Annuali dell’Area Comunicazione Integrata, Eventi e Progetti Strategici Orizzontali; collaborare alla definizione delle strategie, dei messaggi, dei contenuti e dei piani operativi inerenti le azioni previste dai Piani di Comunicazione e coordinarne la realizzazione; organizzare e coordinare la realizzazione dei prodotti editoriali e multimediali; coordinare lo sviluppo del Portal Web delle Autorità di Gestione; coordinare la realizzazione delle campagne di comunicazione, degli eventi e delle iniziative a supporto di iniziative e progetti di rilevante impatto; assicurare la realizzazione, gestione e implementazione delle attività previste nei Piani di Comunicazione, curando i contatti con le agenzie di servizio esterno e coordinando il lavoro del Gruppo Tecnico per la Comunicazione Integrata”.
Massiccio reclutamento, dunque, per informare e comunicare. Ma al presidente Scopelliti non viene in mente che “informare” e “comunicare” non significa soltanto inondare le redazioni di comunicati stampa, ma piuttosto diffondere e pubblicizzare al massimo, soprattutto in una regione come la Calabria, le opportunità di lavoro?
Salve!
Sono una delle cinque giornaliste professioniste che per un anno (l’ultimo della legislatura Loiero) hanno lavorato come redattori nell’ufficio stampa, dopo aver vinto un concorso il cui bando era quasi identico a quello che adesso la Regione ripubblica. Il nostro contratto era di un anno e, dunque, senza problemi siamo state “silurate” alla scadenza, il 29 aprile 2010.
Vorrei fare un paio di domande che incredibilmente nessuno si è posto.
Perchè le uniche cinque persone (giornaliste professioniste) a non essere state riconfermate dalla nuova amministrazione sono state anche le uniche 5 ad aver vinto un concorso?
Mi spiego: fra i componenti dell’ufficio stampa ci sono delle “new entry”, ma anche giornalisti che sono entrati a far parte della struttura prima dell’avvento di Scopelliti, alcuni persino nel corso della legislatura di Loiero. Eppure le uniche 5 figure professionali che si è voluto sostituire sono quelle che erano entrate a far parte della struttura per MERITO, attraverso regolare concorso pubblico. Perchè? qual è la logica di questa condotta? è stato troppo facile liberarsi di noi, perchè vincere un concorso pubblico non dà garanzie, essere stati nominati invece (evidentemente) sì, fornisce una difesa direi trasversale alle aree politiche. Ma come è possibile? Vorrei che qualcuno (oltre a noi 5) si interessasse a questo fenomeno singolare, ma è chiedere troppo, mi rendo conto.
Non smetterò mai di sentirmi amareggiata per come sono andate le cose, anche perchè per un anno la mia redazione, un gruppo splendido formato solo da donne (sì solo donne, questo succede quando i posti si mettono a concorso, mentre (ops) sapete quante donne ci sono nell’ufficio stampa adesso? ve lo dico io: 1) ha fatto un lavoro utile e innovativo, fornendo materiale multimediale alle televisioni e alle radio calabresi, e non limitandosi a inondare le redazioni di comunicati.
Non è stato mandato un bel messaggio ai giovani che studiano, si specializzano, fanno sacrifici e si meritano il loro posto di lavoro vincendo concorsi e superando in preparazione e professionalità i colleghi. non è stato mandato un bel messaggio alle donne, nè a chi si illude ancora che per andare avanti basta solo essere bravi.
Ci sarebbero tante altre cose da dire, tanti altri quesiti da porre, tante recriminazioni da fare, ma questo non è il momento, nè il luogo (virtuale) adatto.
Grazie per lo spazio
Rita Campanaro